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La storia contemporanea attraversa transizioni e periodizzazioni che definiscono l'Ottocento e il Novecento. Il passaggio dall'era delle nazionalità al secolo di individualità, le interpretazioni del progresso e la crisi del positivismo, e le diverse visioni del Novecento, tra catastrofismo e riconoscimento della socialdemocrazia, sono temi centrali. La durata del Novecento è dibattuta, con termini come 'secolo breve' di Hobsbawm e 'secolo lungo' di Maier.
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Gli storici utilizzano il concetto di periodizzazione per identificare e definire le transizioni significative nella storia contemporanea
Le transizioni possono essere prolungate e complesse, come ad esempio il periodo che precede l'elezione di John F. Kennedy nel 1960
Le transizioni non sono sempre lineari o uniformi e possono essere rappresentate da eventi chiave, come le rivoluzioni del 1848
La periodizzazione è fondamentale per comprendere come si sovrappongono i criteri di giudizio nella storia contemporanea
La periodizzazione aiuta a cercare interpretazioni complesse dei periodi storici, nonostante la tendenza alla frammentazione della conoscenza storica
Gli eventi chiave, come le rivoluzioni del 1848, possono perdere il loro ruolo di demarcazione tra periodi storici nel corso del tempo
L'Ottocento e il Novecento presentano sia differenze che continuità nella storia contemporanea
L'Ottocento è tradizionalmente definito come il secolo delle nazionalità e del liberalismo
Il Novecento è spesso considerato un secolo di individualità distinte, con la Prima Guerra Mondiale come punto di svolta
Nel Novecento, la relazione tra progresso e decadenza è diventata problematica, mettendo in discussione le precedenti concezioni ottimistiche dello sviluppo umano
Ci sono visioni contrastanti del Novecento, da una prospettiva catastrofica a una più ottimistica
Nel Novecento, c'è stata un'espansione della democrazia, con un aumento significativo del numero di paesi democratici e una maggiore partecipazione della popolazione mondiale ai suoi benefici
Eric Hobsbawm ha coniato il termine "secolo breve" per descrivere il periodo che va dalla Prima Guerra Mondiale alla caduta del comunismo, sottolineando l'impatto delle ideologie totalitarie
François Furet ha parlato di "era delle illusioni", riferendosi alla convinzione che fosse possibile cambiare il mondo attraverso la volontà politica
Altri studiosi propongono una periodizzazione più estesa del Novecento, per evidenziare la complessità e le deviazioni storiche del secolo