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La Costituzione Italiana, in vigore dal 1° gennaio 1948, è il fondamento della Repubblica e segna il passaggio da un regime monarchico a una democrazia repubblicana. Sostituendo lo Statuto Albertino, la nuova Carta Costituzionale riflette il rifiuto del totalitarismo e afferma i diritti e i doveri dei cittadini, oltre a delineare l'organizzazione dei poteri pubblici. La sua stesura è stata il risultato dell'Assemblea Costituente post-seconda guerra mondiale, simbolo di un'Italia che si rinnova nel segno della libertà e della giustizia.
Lo Statuto Albertino del 1848, concessa da Carlo Alberto di Savoia, introdusse importanti diritti civili e politici, sebbene in un contesto ancora fortemente limitato dal potere monarchico
Il ventennio fascista
Durante il ventennio fascista (1922-1943), lo Statuto Albertino subì un progressivo svuotamento dei suoi principi liberali a favore di un regime totalitario
La caduta del fascismo e la Liberazione
La caduta del fascismo e la successiva Liberazione nel 1945 aprirono la strada alla nascita della Repubblica Italiana, segnata dal referendum istituzionale del 2 giugno 1946
La Costituzione attuale, frutto del lavoro dell'Assemblea Costituente eletta nel 1946, si distingue per la sua struttura complessa e dettagliata, che stabilisce i principi fondamentali dello Stato, i diritti e i doveri dei cittadini, e l'organizzazione dei poteri pubblici
La Costituzione Repubblicana rappresenta il simbolo di rinascita democratica e di rifiuto del totalitarismo