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L'elisione e il troncamento sono fenomeni fonetici essenziali per la fluidità della lingua italiana. L'elisione, segnata dall'apostrofo, evita l'incontro sgradevole di due vocali, mentre il troncamento, senza segni grafici, elimina la vocale finale per armonizzare il discorso. Entrambi contribuiscono all'eleganza e alla correttezza espressiva.
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L'elisione è un fenomeno fonetico che comporta la caduta di una vocale finale atona di una parola quando la parola successiva inizia con una vocale o con una "h" muta
Articoli determinativi
L'elisione si verifica principalmente con gli articoli determinativi "lo" e "la"
Preposizioni articolate
L'elisione si verifica anche con le preposizioni articolate come "dello" e "della"
Aggettivi e avverbi
L'elisione si verifica anche con gli aggettivi "bello" e "santo" e con l'avverbio "ci"
L'elisione è indicata graficamente dall'apostrofo e presenta regole più rigide rispetto al troncamento. Inoltre, non è permessa davanti a parole che iniziano con i dittonghi "ia", "ie", "io", "iu" o con l'articolo indeterminativo "uno"
Il troncamento è un fenomeno linguistico che consiste nella caduta della vocale finale o dell'intera sillaba finale di una parola, senza l'uso dell'apostrofo, quando la parola seguente inizia con una vocale o una consonante
Articolo indeterminativo "uno"
Il troncamento è obbligatorio con l'articolo indeterminativo "uno" davanti a parole maschili singolari che iniziano per consonante
Aggettivi indefiniti
Il troncamento è obbligatorio con gli aggettivi indefiniti "alcun", "nessun" e "ciascun"
Titoli e locuzioni fisse
Il troncamento è obbligatorio con titoli come "signor" o "professor" seguiti da un nome proprio o cognome, e in espressioni fisse come "amor proprio"
Il troncamento è flessibile dal punto di vista stilistico e può essere facoltativo o vietato in alcune situazioni, come con l'aggettivo "grande" o davanti a parole che iniziano con "s" seguita da consonante, "x", "z", "ps" o "gn"
L'uso eufonico della lettera "d" consiste nell'aggiungere questa lettera alla preposizione "a" e alla congiunzione "e" quando precedono una parola che inizia con la stessa vocale
Questa aggiunta, detta eufonica, deriva dal greco "euphonìa" e serve a rendere la pronuncia più piacevole all'ascolto
L'uso eufonico della lettera "d" è utile per migliorare la sonorità e l'armonia del discorso in italiano