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L'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia a Sarajevo fu il catalizzatore della Prima Guerra Mondiale. Scopri come le alleanze, le tensioni nazionalistiche e la crisi di luglio hanno portato all'escalation del conflitto, dalla guerra di movimento al logorante stallo delle trincee, coinvolgendo nuovi attori globali e cambiando per sempre la storia.
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L'Arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia furono assassinati a Sarajevo da Gavrilo Princip, membro di un gruppo nazionalista serbo-bosniaco
L'attentato di Sarajevo fu il catalizzatore di una catena di alleanze e rivalità tra le grandi potenze europee, che portò allo scoppio della Prima Guerra Mondiale
Il 23 luglio 1914, l'Austria-Ungheria inviò un ultimatum alla Serbia con richieste severe come precondizioni per evitare la guerra
La Serbia accettò la maggior parte delle condizioni, ma la Russia, alleata della Serbia, iniziò la mobilitazione parziale delle proprie forze armate in segno di sostegno
Non soddisfatta della risposta serba, l'Austria-Ungheria dichiarò guerra il 28 luglio, seguita dalla Russia il 1° agosto e dalla Francia il 3 agosto
La Germania aveva elaborato il piano Schlieffen, che prevedeva un attacco fulmineo alla Francia per poi rivolgersi contro la Russia
Per attuare il piano, la Germania violò la neutralità del Belgio, provocando la reazione del Regno Unito che dichiarò guerra per proteggere gli equilibri europei
La guerra iniziò con rapidi movimenti di truppe e un'offensiva tedesca che sembrava inarrestabile
La Prima Battaglia della Marna, combattuta tra il 6 e il 12 settembre 1914, segnò un punto di svolta con la sconfitta tedesca
La Germania fu costretta a ritirarsi e a stabilire una linea di difesa, dando inizio a una guerra di trincea che si sarebbe protratta per anni