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L'ascesa del Fascismo in Italia e il consolidamento del potere di Mussolini segnano un periodo di intensi cambiamenti politici, economici e sociali. Dalla crisi post-bellica al totalitarismo, passando per le leggi razziali del 1938, il regime fascista ha influenzato profondamente la società italiana, instaurando un controllo capillare su cultura, economia e vita quotidiana.
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La Prima Guerra Mondiale portò all'emergere del Fascismo in Italia
La grave crisi economica e sociale del dopoguerra creò un clima di instabilità favorevole all'ascesa del Fascismo
Il periodo del Biennio Rosso (1919-1920) fu caratterizzato da agitazioni sociali e instabilità politica, favorendo l'emergere di gruppi di destra come il Fascismo
Il Fascismo fu fondato da Benito Mussolini nel 1919 e si caratterizzò per il suo nazionalismo e anticomunismo
Nel 1921, i fascisti ottennero una legittimazione politica grazie all'alleanza elettorale con i liberali di Giovanni Giolitti
Nel 1922, Mussolini guidò la marcia su Roma che portò alla sua nomina a Presidente del Consiglio e alla nascita del regime fascista
Il regime fascista si consolidò attraverso l'uso della violenza squadrista contro oppositori politici e organizzazioni sindacali
La legge Acerbo del 1923 favorì il sistema maggioritario e permise al listone fascista di ottenere una maggioranza schiacciante nelle elezioni del 1924
L'omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti e il discorso di Mussolini del 3 gennaio 1925 segnarono una svolta autoritaria del regime fascista
Inizialmente, il regime fascista perseguì una politica economica liberista, ma successivamente si orientò verso il protezionismo e l'autarchia
Lo Stato fascista intervenne nell'economia attraverso la fondazione di enti come l'IMI, l'IRI e l'INPS, e promuovendo il corporativismo
Il regime fascista intensificò il colonialismo con l'invasione e l'annessione dell'Etiopia nel 1935, alimentando il consenso interno e il nazionalismo
Il regime fascista esercitò un controllo sistematico sulla cultura attraverso la riforma Gentile del 1923 e la promozione di organizzazioni giovanili fasciste
La propaganda fu onnipresente durante il regime fascista, con investimenti significativi nel cinema e nella radio
Il Lateranense del 1929 consolidò il rapporto tra stato e Chiesa cattolica, influenzando le politiche sociali e il ruolo delle donne e della famiglia
Il Fascismo si sviluppò in un regime totalitario, con un'ideologia di stato, un partito unico guidato da un dittatore e un sistema di repressione gestito dalla polizia segreta OVRA
Le leggi razziali del 1938 introdussero discriminazioni basate sull'origine etnica e misure antisemite, intensificando l'ideologia fascista e la persecuzione di minoranze etniche e religiose