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L'atomismo di Democrito è una pietra miliare della filosofia antica, che introduce gli atomi come elementi indivisibili dell'universo. Questa teoria, che distingue tra conoscenza sensibile e intellettuale, ha influenzato il metodo scientifico e la comprensione della materia, anticipando concetti moderni di fisica e chimica.
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Democrito nacque ad Abdera, in Tracia, intorno al 460 a.C. e visse quasi un secolo
Esperienze in Egitto e India
Democrito entrò in contatto con diverse culture, dall'Egitto all'India, arricchendo la sua visione del mondo e influenzando il suo pensiero
Nonostante non godette di grande fama ad Atene, il lavoro di Democrito fu riconosciuto da autori successivi che ne celebrarono la figura del saggio alla ricerca della verità
Democrito credeva che tutto fosse composto da atomi, particelle indivisibili, e dal vuoto in cui si muovono
Democrito riteneva che i sensi forniscano solo una rappresentazione superficiale della realtà, mentre è attraverso la ragione che si può accedere alla comprensione degli atomi e del vuoto
Democrito anticipa un approccio che integra l'esperienza sensibile con la ragione, fondamentale per lo sviluppo del metodo scientifico
Democrito concepiva l'universo come composto da atomi eterni, immutabili e indivisibili, che si combinano e separano per spiegare i fenomeni naturali e la diversità delle forme esistenti
Democrito, seguendo le orme dei suoi predecessori atomisti, giunse al concetto di atomo attraverso un processo deduttivo, superando il paradosso proposto da Zenone
La teoria atomistica di Democrito rappresenta un tentativo di spiegare la realtà senza ricorrere a spiegazioni mitologiche o soprannaturali, basandosi invece su principi naturali e razionali
La concezione di Democrito pone le basi per una comprensione della materia che esclude l'infinito divisibile e anticipa la nozione moderna di particella elementare