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Giuseppe Garibaldi, nato a Nizza nel 1807, è un'icona del Risorgimento italiano. Dalle origini marittime all'adesione al mazzinianesimo, fino all'esilio in Sud America, Garibaldi si è distinto come leader carismatico. La sua Spedizione dei Mille del 1860 fu determinante per l'unificazione dell'Italia, rendendolo un simbolo di coraggio e di lotta per l'autodeterminazione dei popoli.
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Giuseppe Garibaldi nacque il 4 luglio 1807 a Nizza, da una famiglia di origini liguri
Nonostante una formazione scolastica modesta, Garibaldi si avvicinò al mondo marittimo e viaggiò ampiamente, arricchendo la sua esperienza di vita e la sua coscienza politica
Durante la sua giovinezza, Garibaldi entrò in contatto con le idee repubblicane e mazziniane, che lo influenzarono profondamente
Dopo aver partecipato a una fallimentare insurrezione a Genova, Garibaldi si trasferì in Sud America, dove si unì alla causa repubblicana in Brasile e in Uruguay
Dopo un periodo di esilio, Garibaldi si riconciliò con la monarchia sabauda e partecipò alla prima guerra d'indipendenza come comandante dei Cacciatori delle Alpi
Nel 1849, Garibaldi difese con ardore la Repubblica Romana, proclamata a seguito della fuga di Papa Pio IX, emergendo come un leader coraggioso durante l'assedio francese
Nel 1859, Garibaldi partecipò alla seconda guerra d'indipendenza come comandante dei Cacciatori delle Alpi, contribuendo alla sconfitta dell'Austria
Nel 1860, Garibaldi guidò un gruppo di volontari nella celebre Spedizione dei Mille, che portò alla conquista del Regno delle Due Sicilie e all'unificazione dell'Italia