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La rivoluzione linguistica di San Francesco d'Assisi attraverso il Cantico delle Creature segna un'epoca nella letteratura italiana. Utilizzando il volgare umbro, Francesco rende la lode a Dio e alla creazione accessibile a tutti, influenzando la diffusione del volgare nella comunicazione religiosa e culturale.
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San Francesco d'Assisi ha composto il Cantico delle Creature intorno al 1224
San Francesco ha scelto di utilizzare il volgare anziché il latino per rendere il suo messaggio accessibile a tutti
San Francesco ha introdotto nuovi termini, come "robustoso", e ha influenzato l'uso della lettera "k" nei dialetti dell'Italia centrale
Il Cantico delle Creature presenta forme e parole tipiche del volgare umbro del XIII secolo, come "skappare" e "mentovare"
Il testo è permeato di latinismi, dimostrando una scelta lessicale accurata da parte di San Francesco
San Francesco probabilmente utilizzava il volgare nelle sue prediche, influenzando altri religiosi a predicare in volgare
Iacopone da Todi, seguace della tradizione francescana, si distinse per la sua produzione letteraria in volgare
Le laude di Iacopone riflettono il suo impegno nella difesa della povertà evangelica e la sua ricerca di un'esperienza mistica con Dio
Iacopone da Todi proseguì il cammino spirituale e letterario intrapreso da San Francesco, contribuendo alla diffusione della tradizione francescana nella letteratura italiana