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La pedagogia marxista emerge come un pilastro dell'educazione post-rivoluzionaria russa, influenzata da Rousseau e Binet. Anton Makarenko, figura chiave, enfatizza il lavoro produttivo e la disciplina collettiva per formare cittadini attivi nella società comunista.
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La pedagogia marxista si basa sui principi dell'educazione socialista e trae ispirazione da diverse correnti pedagogiche europee
Jean-Jacques Rousseau
L'approccio educativo di Rousseau, che enfatizzava la libertà e lo sviluppo naturale dell'individuo, ha influenzato il pensiero marxista
Pedagogia scientifica
La pedagogia scientifica, che promuoveva l'uso di metodi oggettivi e misurabili per valutare l'intelligenza, ha influenzato il pensiero marxista
La riforma del 1918 introdusse il concetto di scuola del lavoro, con l'obiettivo di promuovere l'autoeducazione e di collegare l'istruzione al mondo del lavoro
La riforma del 1923 ridefinì gli obiettivi educativi verso la formazione di "comunisti-lavoratori" e adottò metodologie didattiche incentrate sull'esplorazione e sull'apprendimento pratico attraverso il lavoro
Makarenko poneva l'accento sul processo sociale dell'educazione e sul collettivo come elemento centrale del processo educativo
Makarenko considerava il lavoro produttivo fondamentale per l'educazione e il progresso sociale, in quanto instillava disciplina e senso di responsabilità
La pedagogia di Makarenko enfatizzava la necessità di una disciplina rigorosa, ma respingeva l'uso della coercizione fisica
Makarenko attribuiva alla famiglia un ruolo fondamentale nella fase iniziale dell'educazione, preparando i bambini a diventare membri attivi della società socialista