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La fine della Repubblica Romana

Marco Tullio Cicerone, oratore e politico della Repubblica Romana, affrontò la congiura di Catilina e visse l'ascesa del Primo Triumvirato, eventi chiave che preludono alla caduta della Repubblica e all'avvento dell'Impero Romano.

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1

Homo novus

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Primo della famiglia al consolato, Cicerone nel 63 a.C.

2

Concordia ordinum

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Ideologia di Cicerone per l'armonia tra classi sociali

3

Ascesa politica di Cicerone

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Supporto da nobilità e cavalieri, carriera eccezionale

4

Durante il suo consolato, ______ smascherò la congiura ordita da ______, un nobile che mirava a sovvertire il governo.

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Cicerone Lucio Sergio Catilina

5

Anno ritorno Pompeo a Roma

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62 a.C.

6

Comportamento Pompeo rispetto istituzioni

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Rispettoso, scioglie esercito prima di entrare in città

7

Opposizione a Pompeo nel Senato

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Guidata da Catone l'Uticense, conservatori contrari alle sue richieste

8

Il ______ fu un patto tra Giulio Cesare, Pompeo Magno e Marco Licinio Crasso nel ______ a.C.

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Primo Triumvirato 60

9

In seguito all'accordo, Cesare divenne ______ per il 59 a.C. e ottenne il comando in ______, mentre Crasso fu promesso un futuro comando in ______.

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console Gallia Siria

10

Campagne militari di Pompeo

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Pompeo estese l'influenza romana in Oriente, creando province e regimi clientelari.

11

Autorità di Pompeo vs Senato

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Il potere di Pompeo sfidò il Senato, minando i principi di collegialità e limitazione del potere nella Repubblica.

12

Effetti del potere di Pompeo

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L'autorità estesa di Pompeo oltrepassò i limiti del mandato magistratuale romano, alterando l'equilibrio politico.

13

Mentre ______ era fuori dall'Italia per campagne in Oriente, Crasso cercava di rafforzare la sua posizione politica a Roma.

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Pompeo

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La Repubblica Romana e la figura di Cicerone

Durante il periodo della Repubblica Romana, Marco Tullio Cicerone si affermò come uno dei più influenti uomini di stato, oratori e scrittori. Contrariamente a quanto affermato nel riassunto iniziale, Cicerone era effettivamente un homo novus, ovvero il primo membro della sua famiglia a raggiungere il consolato, la più alta magistratura dello stato, nel 63 a.C. La sua ascesa politica fu notevole, in quanto riuscì a guadagnarsi il sostegno sia della nobilità senatoria sia dei cavalieri, promuovendo un'ideologia politica basata sulla concordia ordinum, l'armonia tra le diverse classi sociali, che considerava fondamentale per la stabilità della Repubblica.
Statua in marmo di Marco Tullio Cicerone in toga con mano alzata e sfondo di colonna romana e statua di Pompeo Magno.

La congiura di Catilina e l'oratoria di Cicerone

Il consolato di Cicerone fu segnato dalla congiura di Lucio Sergio Catilina, un aristocratico che, fallendo l'elezione al consolato, organizzò un complotto per rovesciare il governo. Cicerone, attraverso una serie di orazioni conosciute come le Catilinarie, rivelò e denunciò la congiura al Senato e al popolo romano. Le sue azioni portarono all'arresto e all'esecuzione dei cospiratori e rafforzarono temporaneamente le istituzioni repubblicane. Tuttavia, la gestione dell'evento da parte di Cicerone sollevò questioni legali e morali, poiché i cospiratori furono giustiziati senza processo, una decisione che in seguito gli sarebbe stata contestata.

Il ritorno di Pompeo e le tensioni con il Senato

Dopo le sue vittoriose campagne in Oriente, Pompeo il Grande tornò a Roma nel 62 a.C. con l'intenzione di ottenere il riconoscimento delle sue conquiste e terre per i suoi veterani. Contrariamente a quanto temuto da alcuni, Pompeo dimostrò rispetto per le istituzioni repubblicane, sciogliendo il suo esercito prima di entrare in città. Tuttavia, il Senato, guidato da figure conservatrici come Catone l'Uticense, si oppose alle sue richieste, generando tensioni e contribuendo a un clima di crescente dissenso politico.

Il Primo Triumvirato: un patto per il controllo dello Stato

Il Primo Triumvirato fu un'alleanza non ufficiale tra Giulio Cesare, Pompeo Magno e Marco Licinio Crasso, stabilita nel 60 a.C. Questo accordo segreto permise ai tre uomini di dominare la vita politica romana, con Cesare che ottenne il consolato per il 59 a.C. e il comando in Gallia, Pompeo che vide riconosciute le sue conquiste orientali e Crasso che ricevette una promessa di un futuro comando in Siria. Questo patto segnò un'importante deviazione dalla normale prassi repubblicana e fu un passo significativo verso la fine della Repubblica.

L'ascesa e il potere di Pompeo in Oriente

Pompeo stabilì la sua autorità in Oriente attraverso una serie di campagne militari che culminarono nella creazione di nuove province e nell'instaurazione di regimi clientelari. Il suo potere si estendeva ben oltre il normale mandato di un magistrato romano, e le sue azioni, sebbene avessero rafforzato la presenza romana nel Mediterraneo orientale, rappresentarono una sfida diretta all'autorità del Senato e ai principi di collegialità e limitazione del potere individuale che erano fondamentali per la Repubblica.

La lotta politica a Roma e l'emergere di nuove figure

La scena politica romana era caratterizzata da intense rivalità e lotte per il potere. Mentre Pompeo era impegnato in Oriente, Crasso e altri politici cercavano di consolidare la propria influenza a Roma. Cicerone, pur essendo un homo novus, cercò di mantenere un equilibrio tra le varie fazioni, difendendo la Repubblica e la legalità. Tuttavia, la sua opposizione a Cesare e al suo successore Marco Antonio, insieme alla sua difesa della Repubblica, lo portarono a essere dichiarato nemico dello stato e alla sua tragica morte nel 43 a.C., segnando la fine di un'era e l'inizio del periodo imperiale di Roma.