Vincenzo Cuoco, intellettuale dell'illuminismo italiano, è noto per il suo 'Saggio storico sulla rivoluzione napoletana'. Analizzò le cause del fallimento della rivoluzione, influenzando il pensiero liberale e nazionalista. Autore anche di 'Platone in Italia', Cuoco ha lasciato un'impronta indelebile nella storiografia e nel pensiero politico italiano.
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Vincenzo Cuoco nacque il 1º ottobre 1770 a Civitacampomarano, nel Regno di Napoli, figlio di Michelangelo Cuoco, avvocato e studioso di economia
Influenza della famiglia Pepe
Il cugino Gabriele Pepe influenzò il percorso intellettuale di Vincenzo Cuoco
Nel 1787, Cuoco si trasferì a Napoli per studiare diritto sotto la guida di Ignazio Falconieri, sviluppando un interesse per le tematiche economiche, sociali e politiche
A Napoli, Cuoco entrò in contatto con figure di spicco dell'illuminismo meridionale come Giuseppe Maria Galanti
Cuoco si distinse per il suo impegno nella Repubblica Napoletana del 1799, assumendo ruoli di segretario e organizzatore
Durante il suo esilio a Milano, Cuoco pubblicò il "Saggio storico sulla rivoluzione napoletana" (1801), un'opera che analizza le cause del fallimento della rivoluzione
L'opera di Cuoco analizza con spirito critico la rivoluzione partenopea del 1799, identificando le principali cause del suo insuccesso
Il romanzo utopistico di Cuoco celebra l'antica civiltà italica e riflette l'influenza del filosofo Giambattista Vico
Cuoco produsse anche altri saggi e opere letterarie, ma molti di questi rimasero incompiuti o furono distrutti dall'autore stesso durante episodi di instabilità mentale