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L'empatia come competenza psicosociale complessa

L'empatia, una competenza psicosociale cruciale, è analizzata da psicologi come Norma Feshbach, Martin Hoffman e Janet Strayer, che ne esplorano le dimensioni e le fasi di sviluppo. Questi studi evidenziano come l'empatia si evolva dall'infanzia all'adolescenza, passando da una condivisione emotiva semplice a una più complessa e matura, influenzata da fattori cognitivi e contestuali.

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1

L'empatia è una competenza che permette di ______, comprendere e condividere le emozioni altrui.

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riconoscere

2

______, una psicologa degli Stati Uniti, ha sviluppato un modello multidimensionale dell'empatia.

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Norma Feshbach

3

Distress empatico globale nei neonati

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Reazione involontaria a disagio altrui, senza riconoscere la fonte esterna del dolore.

4

Empatia egocentrica nei bambini piccoli

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Riconoscimento del dolore altrui, ma interpretazione e risposta basate sul proprio punto di vista.

5

Empatia per un 'altro concreto'

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Comprensione che gli altri hanno sentimenti distinti, inizio della capacità di assumere la prospettiva altrui.

6

La ______ avviene quando si utilizzano esperienze personali pregresse per capire le emozioni altrui, facendo leva su meccanismi cognitivi basilari.

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condivisione parallela

7

La condivisione partecipatoria, che si sviluppa generalmente tra i ______ anni, comporta un'identificazione e comprensione più profonde delle emozioni altrui.

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7 e i 12

8

Empatia: risposta comportamentale ed emotiva

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L'empatia è una reazione sia emotiva che comportamentale che varia a seconda delle interazioni e delle relazioni.

9

Influenza delle variabili personali sull'empatia

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Tratti di personalità e capacità di regolazione emotiva influenzano la manifestazione dell'empatia.

10

Fattori situazionali e relazionali

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Norme sociali e aspettative di ruolo modulano la risposta empatica in contesti specifici.

11

Mark H. Davis ha elaborato un modello di ______ che sottolinea la complessità delle ______ sociali.

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empatia interazioni

12

I processi ______ avanzati, come l'associazione mediata dal ______ e il role taking, maturano durante l'______ scolare.

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cognitivi linguaggio età

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La Multidimensionalità dell'Empatia secondo Norma Feshbach

L'empatia è una competenza psicosociale complessa che consente di riconoscere, comprendere e condividere gli stati emotivi di altre persone. Norma Feshbach, una psicologa statunitense, ha proposto un modello multidimensionale dell'empatia che enfatizza l'interazione tra processi cognitivi e affettivi. Secondo Feshbach, l'empatia comprende tre componenti fondamentali: la capacità di identificare e decodificare correttamente gli stati emotivi altrui, la capacità di adottare la prospettiva di un altro individuo (detta anche "taking perspective"), e la capacità di provare una risposta emotiva congruente con gli stati emotivi percepiti nell'altro. Queste dimensioni, che integrano sia elementi cognitivi che emotivi, sono cruciali per lo sviluppo di una risposta empatica completa e funzionale nelle interazioni sociali.
Studenti seduti in cerchio in una classe luminosa ascoltano attivamente un compagno che parla, in un ambiente di apprendimento collaborativo.

Le Fasi dello Sviluppo Empatico secondo Martin Hoffman

Martin Hoffman, psicologo e ricercatore, ha esplorato l'empatia attraverso una lente evolutiva, identificando diverse fasi dello sviluppo empatico. Hoffman sostiene che l'empatia si manifesta in modi diversi a seconda dell'età e della maturazione cognitiva ed emotiva dell'individuo. Ha delineato cinque stadi principali: il distress empatico globale nei neonati, una risposta affettiva primitiva e involontaria; l'empatia egocentrica nei bambini piccoli; l'empatia per un "altro concreto" durante la prima infanzia; l'empatia basata su principi durante l'età scolare; e infine l'empatia matura, che emerge nell'adolescenza, quando gli individui sviluppano una piena capacità di comprendere e condividere le emozioni altrui, insieme a un'identità personale stabile.

Janet Strayer e le Forme di Empatia nella Crescita

Janet Strayer, attingendo alle ricerche di Hoffman, ha individuato due forme principali di empatia vera e propria: la condivisione parallela e la condivisione partecipatoria. La condivisione parallela si verifica quando un individuo evoca le proprie esperienze passate per comprendere le emozioni di un altro, un processo che coinvolge principalmente meccanismi cognitivi semplici. La condivisione partecipatoria, invece, rappresenta una forma più avanzata di empatia che implica una comprensione profonda e un'identificazione con le emozioni altrui, sviluppandosi generalmente tra i 7 e i 12 anni. Queste forme di empatia evolvono nel corso dello sviluppo, passando da una condivisione emotiva basata sull'identificazione personale con l'esperienza altrui a una partecipazione emotiva più matura, consapevole e differenziata.

Il Contesto Comunicativo nel Modello di Vreeke e Van der Mark

Vreeke e Van der Mark hanno evidenziato l'importanza del contesto comunicativo nell'espressione e nello sviluppo dell'empatia. Nel loro modello, l'empatia è vista come una risposta comportamentale ed emotiva che si modula in base ai bisogni comunicativi e relazionali dell'altro. Questa risposta è influenzata da variabili personali, come tratti di personalità e capacità di regolazione emotiva, nonché da fattori situazionali e relazionali, che includono norme sociali e aspettative di ruolo. Il contesto comunicativo, quindi, gioca un ruolo fondamentale nella regolazione della risposta empatica, determinando la sua appropriatezza e efficacia.

Il Modello di Empatia di Davis e i Processi Cognitivi

Mark H. Davis ha proposto un modello di empatia che enfatizza la complessità delle interazioni sociali e la varietà dei processi coinvolti. Davis distingue tra processi non cognitivi, come la reazione circolare primaria e l'imitazione motoria, che sono innati e involontari, e processi cognitivi, che si sviluppano con l'età e l'esperienza. I processi cognitivi semplici emergono nei primi anni di vita e comprendono il condizionamento classico e l'associazione diretta, mentre i processi cognitivi avanzati, come l'associazione mediata dal linguaggio e il role taking, si sviluppano in età scolare. Questi ultimi riflettono una maggiore sofisticazione cognitiva e permettono una comprensione e condivisione delle emozioni altrui più complessa e matura.