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La Guerra Civile Americana fu innescata da divergenze tra Nord industriale e Sud agricolo, con la schiavitù al centro del conflitto. Il Nord, in rivoluzione industriale, spingeva per tariffe protezionistiche, mentre il Sud, dipendente dal lavoro schiavistico, ne subiva gli effetti negativi. L'elezione di Lincoln e la secessione del Sud furono il preludio al sanguinoso conflitto che definì la nazione.
Il Nord e il Sud degli Stati Uniti erano caratterizzati da profonde differenze socioeconomiche
Tariffe doganali
Il Nord favoriva l'adozione di tariffe doganali elevate per proteggere le sue industrie nazionali
Mercato interno
Le tariffe doganali erano volte a proteggere il mercato interno del Nord dalla concorrenza estera
Il Sud, con un'economia prevalentemente agricola e dipendente dal lavoro schiavistico, si opponeva alle politiche protezionistiche del Nord
Il Nord, sempre più orientato verso l'abolizionismo, contrastava il Sud che invece vedeva nella schiavitù un pilastro economico e sociale fondamentale
L'acuirsi delle tensioni portò alla formazione della Confederazione degli Stati del Sud, una coalizione di stati secessionisti che proclamarono la loro indipendenza dagli Stati Uniti
L'elezione di Abraham Lincoln alla presidenza, un candidato del Partito Repubblicano che si opponeva all'espansione della schiavitù, fu uno dei fattori che portò alla secessione del Sud e allo scoppio della Guerra Civile Americana
L'attacco della Confederazione contro Fort Sumter nel 1861 segnò l'inizio della Guerra Civile Americana
Il conflitto durò quattro anni e si concluse con la vittoria dell'Unione e la preservazione della nazione