La radio, nata dagli esperimenti di Marconi, si è evoluta da strumento di telegrafia a mezzo di comunicazione di massa. Ha influenzato la cultura, resistito alla politica in democrazia e servito la propaganda in regimi totalitari.
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Guglielmo Marconi ha svolto esperimenti nel 1895 che hanno permesso la trasmissione di messaggi in codice Morse attraverso onde elettromagnetiche
Reginald Fessenden e Lee De Forest
Reginald Fessenden e Lee De Forest hanno contribuito alla trasformazione della radio in uno strumento di trasmissione del suono grazie alle loro ricerche e all'invenzione del triodo
Il primo collegamento vocale
Nel 1906, Reginald Fessenden ha trasmesso la prima trasmissione audio dalla sua stazione in Massachusetts
Durante la Prima guerra mondiale, la Tour Eiffel è stata utilizzata come antenna per l'esercito francese, dimostrando l'importanza della radio come strumento di comunicazione globale
Il pubblico ha iniziato a costruire ricevitori a galena per ascoltare la radio, contribuendo alla sua diffusione tra le famiglie
I produttori hanno compreso l'importanza di sviluppare emittenti radiofoniche per rendere il prodotto più attraente e raggiungere un pubblico sempre più vasto
La radio si distingueva dagli altri media per la sua capacità di diffondere contenuti in tempo reale a un vasto pubblico, senza interruzioni, creando una "platea" unica
La radio ha contribuito all'omogeneizzazione delle società e alla creazione di una cultura di massa attraverso la diffusione di cultura e musica
Il modello americano basato sulla "libertà di antenna"
Negli Stati Uniti, la radio si finanziava tramite pubblicità e si basava sulla "libertà di antenna"
Il modello britannico rappresentato dalla BBC
In Gran Bretagna, la BBC operava in regime di monopolio e si finanziava con il canone di licenza, escludendo la pubblicità
I modelli "misti" adottati da altri paesi europei
Altri paesi europei hanno adottato modelli "misti", cercando di bilanciare le esigenze commerciali con quelle di servizio pubblico
La radio è stata utilizzata dai leader politici per comunicare direttamente con i cittadini, come nel caso dei "discorsi al caminetto" di Franklin Delano Roosevelt
I regimi totalitari hanno sfruttato intensamente la radio per la propaganda, come nel caso di Goebbels e Mussolini che hanno utilizzato il mezzo per consolidare il consenso e promuovere le loro politiche