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La Macedonia: dalla periferia alla potenza

La Macedonia prima di Alessandro Magno vide l'ascesa di Filippo II, che trasformò il regno in una potenza dominante. Con riforme militari e politiche astute, estese il suo dominio e preparò il terreno per le conquiste del figlio Alessandro, che consolidò il controllo sulla Grecia e sconfisse l'Impero Persiano.

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1

Posizione geografica della Macedonia

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Nord della Grecia antica, considerata periferica e semi-barbara dai Greci.

2

Struttura sociale macedone

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Economia agricola, dominata da un'aristocrazia guerriera e un re condividendo potere con i nobili.

3

Ruolo di Alessandro Magno

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Figlio di Filippo II, estese l'impero macedone e diffusione della cultura greca.

4

Nel ______ a.C., ______ II di ______ salì al potere e trasformò il suo regno in una forza preminente nella regione.

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359 Filippo Macedonia

5

Attraverso una combinazione di riforme militari e abili manovre diplomatiche, Filippo II estese il suo controllo fino alle ______ d'oro della ______ e influenzò la maggior parte della ______ balcanica.

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miniere Tracia Penisola

6

Fazioni ad Atene durante l'espansione macedone

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Una favorevole alla pace con Macedonia, l'altra guidata da Demostene per la resistenza.

7

Filippiche di Demostene

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Serie di discorsi per incitare Atene a difendere autonomia contro Macedonia.

8

Lega di Corinto

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Alleanza panellenica istituita da Filippo II per unificare Grecia sotto egemonia macedone.

9

______, istruito da ______ e influenzato dai poemi di Omero, ereditò un regno forte e un esercito preparato.

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Alessandro Magno Aristotele

10

Attraversamento dell'Ellesponto - 334 a.C.

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Inizio campagna asiatica di Alessandro; passaggio dall'Europa all'Asia.

11

Nodo di Gordio - Soluzione di Alessandro

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Alessandro taglia il nodo, dimostrando pragmatismo e risolutezza.

12

Fondazione di Alessandria

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Città fondata in Egitto da Alessandro, esempio di ellenizzazione.

13

Dopo la battaglia di ______, Alessandro Magno espandeva i suoi domini fino al fiume ______.

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Gaugamela Indo

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La Macedonia prima di Alessandro: Origini e Ascesa di Filippo II

La Macedonia, situata a nord della Grecia antica, era originariamente percepita come una regione periferica e semi-barbara dai Greci. Tuttavia, a partire dal V secolo a.C., iniziò a emergere come potenza significativa grazie a una serie di riforme e all'influenza culturale greca. La società macedone era basata su un'economia agricola e dominata da un'aristocrazia guerriera. Il re macedone, pur essendo la figura centrale, condivideva il potere con i nobili, noti come etáiroi o "compagni". Con l'avanzare del IV secolo a.C., la Macedonia, sotto la guida di sovrani come Filippo II, rafforzò la propria struttura politica e militare, ponendo le basi per l'ascesa di Alessandro Magno.
Statua in bronzo di uomo in armatura su cavallo rampante con lancia alzata, elmo crestato e mantello al vento, evocando forza e nobiltà.

L'espansione macedone e la politica di Filippo II

Filippo II di Macedonia, asceso al trono nel 359 a.C., fu un sovrano visionario che trasformò il regno in una potenza dominante nella regione. Ispirato dalle tattiche militari tebane, Filippo innovò l'esercito macedone, introducendo la falange macedone armata di sarisse, lunghe lance che aumentavano la portata offensiva delle truppe. La sua cavalleria, altamente mobile, era impiegata per inseguire e annientare i nemici in fuga. Queste riforme, unite a una politica estera astuta, permisero a Filippo di estendere il suo dominio, assicurandosi risorse come le miniere d'oro della Tracia e stabilendo la sua influenza su gran parte della Penisola balcanica. Filippo seppe anche manovrare diplomaticamente, guadagnando il favore delle città-stato greche e ottenendo un ruolo di rilievo nell'anfizionìa delfica, un'antica lega religiosa greca.

La caduta delle poleis greche e la Lega di Corinto

L'espansione macedone incontrò l'opposizione di Atene, dove emersero due fazioni: una favorevole alla pace con la Macedonia e l'altra, guidata dall'oratore Demostene, che incitava alla resistenza. Le Filippiche di Demostene esortavano gli Ateniesi a difendere la loro autonomia, ma la loro alleanza con Tebe non fu sufficiente a fermare l'avanzata macedone. La battaglia di Cheronea nel 338 a.C., che vide la partecipazione del giovane Alessandro, segnò la sconfitta decisiva di Atene e Tebe e la fine dell'indipendenza delle città-stato greche. In seguito, Filippo istituì la Lega di Corinto, un'alleanza panellenica sotto l'egemonia macedone, e pianificò una campagna contro l'Impero Persiano. Tuttavia, fu assassinato prima di poter realizzare il suo progetto, lasciando il trono al figlio Alessandro.

Alessandro Magno: L'ascesa al potere e la distruzione di Tebe

Alessandro Magno, educato da Aristotele e ispirato dall'epica omerica, ereditò un regno potente e un esercito ben addestrato. La sua ascesa al potere fu segnata da una rapida e decisa azione contro le città greche che cercavano di ribellarsi dopo la morte di Filippo. La sua risposta alla rivolta di Tebe fu brutale: nel 335 a.C., la città fu rasa al suolo e i suoi cittadini venduti come schiavi, un chiaro messaggio per chiunque osasse sfidare l'autorità macedone. Questo atto di forza consolidò il controllo di Alessandro sulla Grecia e dimostrò la sua determinazione a mantenere l'unità del regno di suo padre.

La conquista dell'Asia: Dalle battaglie di Granico a Gaugamela

Alessandro Magno lanciò la sua campagna contro l'Impero Persiano nel 334 a.C., attraversando l'Ellesponto con un esercito ben equipaggiato. La sua prima grande vittoria avvenne al fiume Granico, dove sconfisse i satrapi persiani. Proseguendo, Alessandro dimostrò la sua abilità come leader risolvendo l'enigma del nodo di Gordio e, nella battaglia di Isso, sconfisse Dario III, impadronendosi del tesoro persiano. Nonostante le offerte di pace di Dario, Alessandro continuò la sua avanzata, fondando città come Alessandria in Egitto. La battaglia di Gaugamela nel 331 a.C. fu il culmine della sua campagna, dove Alessandro sconfisse definitivamente l'esercito persiano e si assicurò il controllo delle capitali persiane, ponendo fine all'Impero Achemenide.

L'espansione verso l'Est e il ritorno a Babilonia

Dopo Gaugamela, Alessandro proseguì la sua marcia verso l'Est, estendendo il suo impero attraverso l'attuale Iran e Afghanistan, e spingendosi fino al fiume Indo. La sua campagna in India culminò con la vittoria sul re Poro nel 326 a.C. Tuttavia, di fronte al desiderio dell'esercito di tornare a casa, Alessandro fu costretto a invertire la marcia. Ritornato a Babilonia, si dedicò all'amministrazione e alla pianificazione di nuove conquiste. La sua morte improvvisa nel 323 a.C. lasciò il suo vasto impero senza un successore chiaro, segnando l'inizio di una serie di conflitti per la successione che alla fine portarono alla frammentazione del regno di Alessandro.