Inamovibilità e Uguaglianza dei Magistrati
Il principio di inamovibilità dei magistrati, sancito dall'articolo 107 della Costituzione, è una garanzia fondamentale per l'indipendenza della magistratura, impedendo che i magistrati possano essere rimossi o trasferiti senza il loro consenso, salvo i casi previsti dalla legge e con le garanzie offerte dal CSM. Questo principio è accompagnato dalla parità di trattamento tra i magistrati, che sono uguali davanti alla legge e si differenziano solo per le funzioni esercitate. Tale disposizione costituzionale assicura che tutti i magistrati godano delle stesse garanzie e siano soggetti alle stesse regole, contribuendo a un sistema giudiziario equo e uniforme.L'Ordinamento Giudiziario e l'Indipendenza dei Giudici
L'articolo 108 della Costituzione italiana prevede che le norme relative all'ordinamento giudiziario e alle diverse magistrature siano stabilite da leggi dello Stato, al fine di garantire l'indipendenza dei giudici e dei pubblici ministeri. Questo articolo estende la garanzia di indipendenza anche ai giudici delle giurisdizioni speciali e agli estranei che partecipano all'amministrazione della giustizia, come i giudici onorari. L'indipendenza dei giudici è un principio cardine per la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini e per assicurare un sistema giudiziario che operi in modo autonomo e imparziale.Il Diritto di Azione e la Tutela Giurisdizionale
L'articolo 24 della Costituzione italiana consacra il diritto di azione come elemento essenziale per l'accesso alla giustizia, garantendo a tutti la possibilità di rivolgersi all'autorità giudiziaria per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. Tale diritto è garantito a tutti senza discriminazioni, ma può essere soggetto a limitazioni proporzionate e ragionevoli, al fine di evitare abusi e garantire l'efficienza del sistema giudiziario. La Corte Costituzionale ha chiarito che eventuali restrizioni devono essere previste dalla legge e non devono compromettere l'essenza del diritto di azione. La tutela giurisdizionale deve essere effettiva e accessibile, assicurando una protezione adeguata dei diritti riconosciuti dall'ordinamento.Il Giusto Processo e le Garanzie Processuali
L'articolo 111 della Costituzione italiana, come modificato dalla riforma del 1999, definisce i principi fondamentali del giusto processo, che deve essere equo, imparziale e svolgersi nel rispetto del contraddittorio. La legge deve garantire una durata ragionevole del processo e la motivazione di tutte le decisioni giudiziarie, consentendo alle parti di comprendere le ragioni delle sentenze e di esercitare il diritto di impugnazione. Il ricorso per cassazione è previsto come strumento di controllo sulla corretta applicazione del diritto, rafforzando le garanzie di legalità e giustizia.Il Principio della Domanda e le Condizioni dell'Azione
Il principio della domanda, espresso dall'articolo 99 del Codice di Procedura Civile, impone che l'attivazione della funzione giurisdizionale avvenga su iniziativa di un soggetto interessato, che deve proporre la propria domanda al giudice competente. L'articolo 112 del medesimo codice stabilisce che il giudice deve limitarsi a decidere nei limiti della domanda presentata, senza poter pronunciare su questioni non sollevate dalle parti. Questo principio assicura che il processo sia uno strumento di tutela dei diritti privati, basato sull'imparzialità del giudice e sulla volontà delle parti di attivare la giurisdizione.