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La posizione dei comunisti riguarda l'identificazione con gli interessi del proletariato, la critica alla proprietà borghese e l'obiettivo di una società equa. Si propone l'abolizione del lavoro salariato come mezzo di arricchimento borghese e la fine delle disuguaglianze sociali, con una rivoluzione che centralizzi i mezzi di produzione e promuova il benessere collettivo.
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I comunisti si identificano con gli interessi generali del proletariato e le loro teorie sono il risultato di un'analisi delle condizioni di lotta di classe
Distinzione tra proprietà borghese e proprietà in generale
Il comunismo si distingue per la sua critica specifica alla proprietà borghese, che si basa sull'accumulo di capitale attraverso lo sfruttamento del lavoro salariato
Obiettivo di abolire un sistema di disuguaglianze
L'obiettivo del comunismo è l'abolizione di un sistema che perpetua le disuguaglianze economiche e sociali
Il comunismo mira ad abolire il sistema di produzione che sfrutta il lavoro salariato per accrescere il capitale, proponendo invece di utilizzare il capitale accumulato per migliorare le condizioni dei lavoratori
Proprietà privata come esclusione della maggioranza
I comunisti criticano la proprietà privata nella misura in cui essa rappresenta la proprietà borghese, che si basa sull'esclusione della maggioranza dalla proprietà
Famiglia borghese come strumento di produzione
La famiglia borghese viene vista come un'istituzione che perpetua il modello di proprietà e la subordinazione della donna, ridotta a mero strumento di produzione
La libertà di commercio, celebrata nella società borghese, è vista come un'espressione della libertà di sfruttamento e, pertanto, un concetto che sarà superato con la trasformazione dei rapporti di produzione
Destino delle divisioni nazionali con l'abolizione della società di classe
Le divisioni nazionali sono viste come un prodotto della società di classe e, pertanto, destinate a scomparire con la sua abolizione
Trasformazione delle ideologie con il cambiamento della struttura di classe
Con il cambiamento della struttura di classe, anche le ideologie subiranno una trasformazione poiché le ideologie dominanti sono sempre state quelle della classe dominante
La rivoluzione comunista inizia con l'ascesa del proletariato a classe dominante, che utilizzerà il suo potere politico per centralizzare i mezzi di produzione e incrementare le forze produttive, portando alla dissoluzione delle classi e alla gestione collettiva della produzione