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La Rivoluzione francese inizia con la convocazione degli Stati generali a Versailles nel maggio 1789, segnando un'epoca di grandi cambiamenti. Il Terzo Stato, rappresentato principalmente dalla borghesia, si scontra con il re Luigi XVI, culminando nell'autoproclamazione dell'Assemblea nazionale e nella stesura di una nuova Costituzione. Eventi come la presa della Bastiglia e l'abolizione del regime feudale evidenziano il crescente potere popolare e l'aspirazione a un'uguaglianza giuridica, sancita dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino.
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Nel maggio del 1789, la Francia vide la convocazione degli Stati generali a Versailles, un evento che segnò l'inizio della Rivoluzione francese
Composizione
I rappresentanti del Terzo Stato erano costituiti principalmente dalla borghesia e dalle classi popolari
Richieste di riforma
I rappresentanti del Terzo Stato si scontrarono con l'opposizione del re Luigi XVI alle loro richieste di riforma, espresse nei cahiers de doléances
La disputa si acuì sulla modalità di voto, con il Terzo Stato che richiedeva il voto per testa anziché per ordine, per evitare di essere sistematicamente sovrastato dalla nobiltà e dal clero
Di fronte al rifiuto del re di accogliere la richiesta di voto per testa, il 17 giugno 1789 il Terzo Stato si autoproclamò Assemblea nazionale e il 20 giugno i deputati presero il Giuramento della Pallacorda, impegnandosi a non separarsi fino alla stesura di una nuova Costituzione
L'Assemblea guadagnò il sostegno popolare e l'adesione di alcuni membri del clero e della nobiltà, ottenendo il riconoscimento del re il 27 giugno 1789
Il 9 luglio 1789, l'Assemblea si trasformò ufficialmente in Assemblea nazionale costituente, con l'obiettivo di redigere una nuova Costituzione per la Francia
Il 14 luglio 1789, la presa della Bastiglia, vista come simbolo dell'oppressione monarchica, segnò un punto di svolta nella Rivoluzione francese
L'evento simboleggiò l'unione tra la rivolta popolare e le aspirazioni dell'élite borghese e illuminista rappresentata dall'Assemblea costituente
In risposta alla presa della Bastiglia, fu istituita la Guardia nazionale per proteggere l'Assemblea, con il marchese di Lafayette nominato comandante
Il 26 agosto 1789, l'Assemblea nazionale costituente adottò la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, un documento cardine che proclamava i principi fondamentali della Rivoluzione
La Dichiarazione affermava l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, il riconoscimento dei diritti naturali quali la libertà, la proprietà e la resistenza all'oppressione, e l'idea che la sovranità risiedesse nella nazione piuttosto che nel monarca
Questo documento rappresentò un cambiamento radicale nella concezione del potere politico, limitando il ruolo del re a quello di sovrano costituzionale, sottoposto alla legge dello Stato
Il 5 ottobre 1789, un corteo di donne marciò su Versailles esigendo pane e l'intervento del re, costringendo quest'ultimo a trasferirsi a Parigi insieme all'Assemblea
Questo episodio, noto come le giornate di ottobre, costrinse il re a cedere e a trasferirsi a Parigi insieme all'Assemblea, segnando un ulteriore indebolimento della monarchia
Le giornate di ottobre furono un passo significativo verso l'instaurazione di un regime repubblicano in Francia