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L'assolutismo di Luigi XIV, il Re Sole, segna un'epoca di centralizzazione del potere in Francia. Le sue riforme, come quelle di Colbert in economia e l'organizzazione militare, rafforzano lo Stato e promuovono il mercantilismo, con un impatto duraturo sulla società francese e sull'espansione coloniale.
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Luigi XIV governò secondo il principio del diritto divino, centralizzando il potere nelle sue mani
Il regno di Luigi XIV si estese fino al 1715, diventando emblematico dell'assolutismo monarchico europeo
Nonostante il suo potere incontrastato, Luigi XIV rispettò le leggi e i privilegi esistenti e cercò un equilibrio tra l'autorità regale e le istituzioni tradizionali
Luigi XIV esercitava il potere di veto su tutte le decisioni dei consigli specializzati, tra cui il Consiglio delle Finanze e il Consiglio del Commercio
La corte di Versailles divenne il cuore della vita politica e sociale, dove la nobiltà era legata alla corona attraverso un sistema di patronato e favoritismo
La cultura cortigiana enfatizzava il servizio allo Stato e al monarca, pur consentendo alla nobiltà di mantenere un certo grado di autonomia
Colbert, succeduto a Nicolas Foquet come Controllore generale delle Finanze, implementò riforme economiche e fiscali volte a stabilizzare le finanze dello Stato
Colbert alleggerì il carico fiscale sui contadini riducendo la Taille e introdusse imposte indirette come dazi e gabella del sale
Colbert rafforzò l'amministrazione locale introducendo gli Intendenti, incaricati di riscuotere le tasse e mantenere l'ordine pubblico