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L'amministrazione di Luigi XIV

L'assolutismo di Luigi XIV, il Re Sole, segna un'epoca di centralizzazione del potere in Francia. Le sue riforme, come quelle di Colbert in economia e l'organizzazione militare, rafforzano lo Stato e promuovono il mercantilismo, con un impatto duraturo sulla società francese e sull'espansione coloniale.

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1

Soprannome Luigi XIV

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Re Sole, indicativo del suo potere e della centralizzazione dello Stato.

2

Principio di governo Luigi XIV

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Diritto divino, rifiuto del primo ministro, potere non condiviso.

3

Politica interna Luigi XIV

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Gestione attenta dello Stato, promozione della gloria francese e della dinastia borbonica.

4

Durante il regno di ______, i consigli specializzati, come quello delle Finanze e del Commercio, erano presenti nell'amministrazione.

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Luigi XIV

5

Il re aveva il potere di ______ sulle decisioni dei consigli specializzati.

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veto

6

La nobiltà era legata alla corona tramite un sistema di ______ e favoritismo.

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patronato

7

Il servizio allo Stato e al ______ era enfatizzato nella cultura cortigiana dell'epoca.

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monarca

8

Il ______ Reale, composto da ministri e segretari, gestiva le decisioni ufficiali.

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Consiglio

9

Hugues de Lionne e Michel le Tellier erano figure di spicco nel ______ segreto.

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Consiglio

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Successore di Nicolas Foquet

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Jean-Baptiste Colbert divenne Controllore generale delle Finanze dopo Foquet.

11

Alleggerimento fiscale per i contadini

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Colbert ridusse la Taille, un'imposta diretta, per diminuire il peso fiscale sui contadini.

12

Contributo della nobiltà alle finanze statali

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Colbert condusse indagini per eliminare esenzioni fiscali immeritate e far sì che anche la nobiltà pagasse le tasse.

13

Per rafforzare l'amministrazione locale, furono introdotti gli , con il compito di riscuotere le ______ e garantire l' pubblico.

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Intendenti tasse ordine

14

Colbert e il marchese di ______ apportarono miglioramenti all', riformandone l'organizzazione, l' e costruendo fortificazioni ai ______.

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Louvois esercito equipaggiamento confini

15

Politica mercantilista di Colbert

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Accrescimento della ricchezza e potere della Francia tramite il sostegno al commercio estero, produzione interna e industria manifatturiera.

16

Fondazione compagnie commerciali

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Estensione dell'influenza coloniale francese e potenziamento degli scambi commerciali oltre i confini nazionali.

17

Potenziamento marina militare e mercantile

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Rafforzamento della sicurezza e dell'efficienza dei trasporti marittimi per supportare il commercio e l'espansione coloniale.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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L'instaurazione dell'assolutismo di Luigi XIV

Luigi XIV, soprannominato il Re Sole, consolidò l'assolutismo in Francia dopo la morte del suo consigliere, il cardinale Mazzarino, nel 1661. Rifiutando la figura del primo ministro, Luigi XIV governò secondo il principio del diritto divino, centralizzando il potere nelle sue mani. Il suo lungo regno, che si estese fino al 1715, è emblematico dell'assolutismo monarchico europeo. Nonostante il suo potere incontrastato, Luigi XIV operò all'interno dei confini di una società stratificata, rispettando le leggi e i privilegi esistenti e cercando un equilibrio tra l'autorità regale e le istituzioni tradizionali. La sua politica interna fu caratterizzata da un'attenta gestione dello Stato e da un impegno per accrescere la gloria e il prestigio della Francia e della dinastia borbonica.
Scena di corte del XVII secolo con nobile in mantello rosso e parrucca, circondato da cortigiani in abiti d'epoca, in un salone regale con arredi lussuosi.

La struttura amministrativa e la corte di Versailles

L'amministrazione di Luigi XIV era organizzata in consigli specializzati, tra cui il Consiglio delle Finanze e il Consiglio del Commercio, con il re che esercitava il potere di veto su tutte le decisioni. La corte di Versailles divenne il cuore della vita politica e sociale, un luogo dove la nobiltà era legata alla corona attraverso un sistema di patronato e favoritismo. La cultura cortigiana enfatizzava il servizio allo Stato e al monarca, pur consentendo alla nobiltà di mantenere un certo grado di autonomia. Il Consiglio Reale, composto da ministri e segretari di Stato, si occupava delle decisioni ufficiali, mentre le questioni più riservate erano trattate in un Consiglio segreto, che includeva figure di spicco come Hugues de Lionne e Michel le Tellier.

Le riforme di Colbert in ambito economico e fiscale

Jean-Baptiste Colbert, succeduto a Nicolas Foquet come Controllore generale delle Finanze, implementò riforme economiche e fiscali volte a stabilizzare le finanze dello Stato. Egli alleggerì il carico fiscale sui contadini riducendo la Taille e introdusse imposte indirette come dazi e gabella del sale. Colbert condusse anche indagini per revocare esenzioni fiscali non meritate e assicurare che la nobiltà contribuisse alle finanze statali. Queste riforme diminuirono le tensioni sociali e rafforzarono l'autorità centrale.

Il consolidamento dell'amministrazione e dell'esercito

L'amministrazione locale fu rafforzata dall'introduzione degli Intendenti, incaricati di riscuotere le tasse e mantenere l'ordine pubblico, riducendo l'influenza delle oligarchie cittadine e centralizzando il controllo sulle finanze locali. Colbert, insieme al marchese di Louvois, riformò anche l'esercito, migliorandone l'organizzazione e l'equipaggiamento e costruendo fortificazioni lungo i confini. Queste riforme contribuirono a consolidare il potere centrale e a modernizzare le forze armate.

Il mercantilismo e l'espansione coloniale

Colbert promosse una politica mercantilista, con l'obiettivo di accrescere la ricchezza e il potere della Francia. Sostenne il commercio estero, la produzione di beni di consumo e l'industria manifatturiera. Fondò compagnie commerciali per estendere l'influenza coloniale francese e potenziò la marina militare e mercantile. Queste iniziative migliorarono la bilancia commerciale e la produttività economica, sebbene il rigido controllo fiscale potesse limitare l'innovazione e risultare oneroso in tempo di guerra.