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La civiltà etrusca, emersa tra il IX e l'VIII secolo a.C., ha segnato profondamente l'antica Italia con le sue città-stato, l'arte e l'architettura innovativa. Dominante in Toscana, Umbria e Lazio, gli Etruschi eccellevano in agricoltura, metallurgia e commercio marittimo, lasciando un'eredità culturale e religiosa ricca, testimoniata dalle necropoli e dalle opere in bronzo e terracotta.
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Gli studiosi hanno ipotizzato diverse teorie sull'origine degli Etruschi, tra cui una possibile migrazione dall'Asia Minore o una continuità con la cultura villanoviana
La civiltà etrusca raggiunse il suo massimo splendore tra il VII e il V secolo a.C., quando esercitò un notevole potere commerciale e militare grazie anche alle alleanze con i Fenici
Dopo la caduta di Veio nel 396 a.C., gli Etruschi iniziarono a essere gradualmente sottomessi a Roma e la loro identità fu definitivamente assorbita nella cultura romana verso il II secolo a.C
L'Etruria storica si estendeva principalmente nelle regioni dell'attuale Toscana, parte dell'Umbria e del Lazio
A partire dal VII secolo a.C., gli Etruschi fondarono città-stato come Tarquinia, Cerveteri, Veio e Chiusi, costruite su colli per motivi difensivi e strategici
La loro influenza si estese anche al nord verso la Pianura Padana e al sud nella Campania, con la fondazione di città come Felsina, Capua e Pompei
La società etrusca era fortemente gerarchizzata, con un'aristocrazia al potere seguita da una classe di guerrieri, artigiani, commercianti e agricoltori, mentre gli schiavi svolgevano i lavori più umili
L'economia etrusca si basava sull'agricoltura, in particolare sulla coltivazione di cereali, vite e olivi, e sull'allevamento di bestiame, ma anche sulla metallurgia e sul commercio marittimo
La cultura etrusca si distingueva per l'arte e l'artigianato di grande valore artistico, mentre la religione aveva un ruolo preponderante con un pantheon di divinità e pratiche divinatorie affidate a sacerdoti specializzati