L'età Vittoriana segna l'ascesa dell'Impero Britannico con Regina Vittoria. Scopri l'espansione industriale, le riforme politiche, la Guerra di Crimea, l'unificazione tedesca e le dinamiche degli imperi europei.
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Il regno di Regina Vittoria (1837-1901) segnò l'apice dell'Impero Britannico
Espansione industriale, commerciale e coloniale
Grazie all'imponente espansione industriale, commerciale e coloniale, il Regno Unito consolidò il suo ruolo di superpotenza globale durante l'Età Vittoriana
Supremazia navale e controllo delle rotte commerciali
La supremazia navale britannica garantiva il controllo delle rotte commerciali e la protezione dell'immenso impero coloniale durante l'Età Vittoriana
Londra come centro finanziario del mondo
Durante l'Età Vittoriana, Londra divenne il centro finanziario del mondo grazie alla sua potenza economica e commerciale
Lord Palmerston e William Gladstone guidarono il governo britannico durante l'Età Vittoriana, con politiche estere attive e riforme politiche significative
La Guerra di Crimea (1853-1856) fu un conflitto significativo per il Regno Unito, che si alleò con la Francia e il Regno di Sardegna per contrastare le ambizioni territoriali della Russia
Napoleone III guidò il Secondo Impero francese (1852-1870) con una politica estera ambiziosa e una fase di liberalizzazione interna
L'unificazione tedesca fu guidata da Otto von Bismarck e portò alla creazione dell'Impero tedesco nel 1871, rafforzando la Germania come potenza centrale in Europa
Impero Austro-Ungarico
L'Impero Austro-Ungarico, guidato dall'imperatore Francesco Giuseppe, dovette gestire le tensioni nazionalistiche e avviare riforme per modernizzare la sua struttura statale e l'economia
Impero Russo
Dopo la sconfitta nella Guerra di Crimea, la Russia avviò riforme sotto lo zar Alessandro II, ma dovette affrontare tensioni sociali e rivolte
Guerra Civile
La Guerra Civile (1861-1865) negli Stati Uniti portò all'abolizione della schiavitù e all'espansione verso ovest
Restaurazione Meiji in Giappone
La Restaurazione Meiji (1868) in Giappone portò a una modernizzazione intensa del paese, che adottò tecnologie e istituzioni occidentali e si trasformò in una potenza emergente in Asia