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Torquato Tasso, poeta rinascimentale, affrontò una vita di successi letterari e sfide psichiche. Creò capolavori come 'Gerusalemme liberata' e 'Aminta', influenzando la poesia e il teatro. La sua opera riflette un'incessante ricerca di armonia tra l'epico e il lirico, tra il sublime e il petrarchismo, e una profonda introspezione psicologica.
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Torquato Tasso nacque a Sorrento nel 1544 da una famiglia di origini nobili
La sua infanzia fu segnata dall'esilio del padre e dalla morte prematura della madre
Dopo aver frequentato il collegio dei Gesuiti a Roma, Tasso si formò presso la corte di Urbino e a Padova, dedicandosi alla filosofia e all'eloquenza
Tasso ottenne fama e riconoscimenti al servizio della corte estense a Ferrara
Nonostante il successo, la salute mentale di Tasso divenne precaria, culminando nel suo internamento nel 1577
Dopo la fuga dal carcere, Tasso continuò a scrivere opere significative come il poema epico "Rinaldo" e la "Gerusalemme liberata"
Tasso fu un prolifico poeta lirico, influenzato dalla tradizione petrarchesca e dalle opere di Giovanni Della Casa
Tasso si distinse nel campo teatrale con la composizione di "Aminta", che inaugurò il genere della favola pastorale, e "Re Torrismondo", una tragedia che esplora il conflitto interiore dell'essere umano
Tasso eccelse nella poesia epico-cavalleresca con la "Gerusalemme liberata" e "Rinaldo", opere che uniscono l'epica classica al gusto contemporaneo
Tasso si dedicò anche alla riflessione teorica sull'arte poetica, come nei "Discorsi dell'arte poetica" e nell'"Apologia" della "Gerusalemme liberata"
L'epistolario di Tasso, composto da un vasto numero di lettere, è una fonte preziosa per comprendere il suo processo creativo e le sue relazioni
I "Dialoghi" di Tasso, scritti in prosa elegante, affrontano temi morali, cortigiani ed erotici, seguendo l'ideale rinascimentale della conversazione civile