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La nascita dell'ONU e le tensioni della Guerra Fredda segnano un periodo di rivalità tra USA e URSS, con impatti sulla geopolitica mondiale. L'ascesa degli Stati Uniti come superpotenza e la posizione strategica dell'URSS nel dopoguerra delineano la divisione dell'Europa e il dilemma tedesco. Il Piano Marshall e il Maccartismo riflettono le dinamiche di potere e ideologia di quest'era.
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L'ONU fu fondata con l'obiettivo di mantenere la pace e la sicurezza internazionali, sviluppare relazioni amichevoli tra le nazioni e promuovere il progresso sociale
I cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU avevano il potere di veto su qualsiasi risoluzione, riflettendo il loro ruolo di potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli Stati Uniti si affermarono come una superpotenza economica e militare dominante, con un notevole aumento del loro Prodotto Interno Lordo e il monopolio delle armi nucleari
Le riforme del New Deal di Franklin D. Roosevelt contribuirono a rafforzare l'influenza degli Stati Uniti in vari ambiti, compreso quello morale e ideologico
Nonostante le gravi perdite subite durante la guerra, l'Unione Sovietica emerse come una potenza mondiale con una significativa sfera di influenza in Europa orientale
La strategia postbellica dell'Unione Sovietica era incentrata sulla sicurezza nazionale, che si traduceva nel controllo politico dei paesi dell'Europa orientale e nell'espansione della sua capacità industriale e militare
Gli accordi di Yalta e Potsdam portarono alla divisione dell'Europa in sfere di influenza e alla creazione di due stati tedeschi separati: la Repubblica Federale di Germania (Ovest) e la Repubblica Democratica Tedesca (Est)
La formazione della NATO, un'alleanza militare guidata dagli Stati Uniti, rappresentò un pilastro fondamentale della politica di contenimento del comunismo e garantì il supporto americano alla sicurezza europea
Il Piano Marshall, un'iniziativa statunitense che fornì aiuti economici per la ricostruzione dell'Europa, contribuì alla ripresa economica dei paesi europei e rafforzò i legami transatlantici