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Il dispotismo illuminato del XVIII secolo vide sovrani come Caterina la Grande, Federico il Grande e Maria Teresa attuare riforme per modernizzare le loro nazioni. Queste includevano miglioramenti amministrativi, giuridici e sociali, influenzati dalle idee dell'Illuminismo, che miravano a promuovere il benessere dei sudditi e l'efficienza governativa.
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Il dispotismo illuminato è un fenomeno storico del XVIII secolo in cui monarchi assoluti intraprendevano riforme ispirate all'Illuminismo
Caterina la Grande di Russia
Caterina la Grande fu una delle più note esponenti del dispotismo illuminato, promuovendo riforme volte a modernizzare la Russia
Federico il Grande di Prussia
Federico il Grande si distinse per il suo approccio progressista e per l'adozione di politiche illuministe, come la promulgazione di un codice civile che aboliva la tortura e limitava la pena di morte
Maria Teresa d'Austria
Maria Teresa d'Austria si impegnò in un processo di centralizzazione del potere e introdusse riforme volte a modernizzare il suo impero, come la tassazione fondiaria e la riforma del sistema educativo
Le riforme del dispotismo illuminato avevano l'obiettivo di migliorare l'efficienza governativa e promuovere il benessere dei sudditi
Federico II si distinse per il suo approccio progressista e per l'adozione di politiche illuministe, come la promozione dell'arte e della scienza
Federico II introdusse riforme significative nel campo giuridico, come la promulgazione di un codice civile che aboliva la tortura e limitava la pena di morte
Federico II promosse la tolleranza religiosa, permettendo una maggiore libertà di culto all'interno del suo regno
Caterina II cercò di modernizzare la Russia, centralizzando il potere e promuovendo l'occidentalizzazione
Nonostante il suo interesse per le idee illuministe, Caterina dovette affrontare la resistenza dell'aristocrazia e le difficoltà legate alla vastità e alla complessità del suo impero
Caterina convocò una Commissione Legislativa per redigere un nuovo codice di leggi, ma il suo tentativo di migliorare la situazione dei servi della gleba si scontrò con la necessità di mantenere l'appoggio della nobiltà, portando a riforme limitate o non realizzate
Maria Teresa si impegnò in un processo di centralizzazione del potere, riducendo l'autonomia delle diete regionali
Maria Teresa introdusse una tassazione fondiaria e riformò il sistema educativo, rendendo l'istruzione primaria obbligatoria e pubblica
Maria Teresa sostituì la censura religiosa con quella statale e promulgò un codice civile e penale che aboliva la tortura e limitava la pena di morte, in linea con i principi illuministi
In Italia, il dispotismo illuminato si manifestò attraverso le azioni di sovrani come Vittorio Amedeo II, Carlo Emanuele III, Maria Teresa, Giuseppe II e Pietro Leopoldo
Questi monarchi si adoperarono per modernizzare lo Stato, abolendo i privilegi feudali e ecclesiastici e promuovendo lo sviluppo economico
In diverse regioni italiane, furono introdotte riforme giuridiche e culturali, come il Codice Leopoldino in Toscana che aboliva la tortura e la pena di morte e le riforme di Carlo III di Borbone e Bernardo Tanucci nel Regno di Napoli che promuovevano l'istruzione e le arti