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La Rivoluzione Francese

La Rivoluzione Francese del 1789 segna un punto di svolta storico con la convocazione degli Stati generali e la mobilitazione del Terzo stato. L'influenza dell'Illuminismo e i cahiers de doléances alimentano il desiderio di cambiamento, culminando nella formazione dell'Assemblea nazionale e nell'adozione della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. La crisi della monarchia e l'abolizione del sistema feudale delineano la fine dell'Ancien Régime e l'avanzata verso una monarchia costituzionale.

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1

Composizione degli Stati generali

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Rappresentanti di clero, nobiltà e Terzo stato; Terzo stato = borghesi, contadini, lavoratori.

2

Riunione degli Stati generali

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Non convocati dal 1614, risposta a crisi fiscale e pressione popolare.

3

Processo elettorale del Terzo stato

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Strutturato su più livelli, selezione delegati con idee riformiste per Versailles.

4

L'______, con i suoi principi di ragione, libertà e uguaglianza, ha avuto un grande impatto su molti membri degli ______ ______.

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Illuminismo Stati generali

5

Oltre 200 ______ furono eletti per rappresentare il basso clero e spesso condividevano le preoccupazioni del ______ stato.

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curati Terzo

6

Numero di copie dei cahiers de doléances

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Circa 45.000 copie diffusi in tutto il regno.

7

Contenuto dei cahiers de doléances

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Lamentele e richieste di riforma su temi come giustizia, fisco e privilegi.

8

Effetto dei cahiers sul dibattito pubblico

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Stimolazione di un dibattito che superava i problemi locali, toccando interessi nazionali.

9

Il ______ stato, influenzato da ______ ______ ______, chiese il voto per testa durante l'apertura degli Stati generali il ______ ______ 1789.

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Terzo Emmanuel Joseph Sieyès 5 maggio

10

14 luglio 1789

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Presa della Bastiglia, inizio della Rivoluzione Francese.

11

Simbolo della Bastiglia

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Rappresentava l'autoritarismo monarchico.

12

Conseguenze della presa della Bastiglia

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Rivolte, formazione Guardie nazionali, governi municipali autonomi.

13

Il ______ 1789, è stata proclamata la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, affermando i diritti fondamentali dell'individuo.

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26 agosto

14

La Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino stabiliva l'uguaglianza davanti alla legge e ______ per tutti i cittadini.

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alle tasse

15

La Dichiarazione annunciava la ______ popolare e la libertà di culto, ma non trattava la schiavitù nelle colonie né i diritti delle donne.

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sovranità

16

Crollo dell'Ancien Régime

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L'Ancien Régime cadde sotto la pressione della rivoluzione, segnando la fine del vecchio ordine sociale e politico in Francia.

17

Decreti di agosto e Dichiarazione dei diritti

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Luigi XVI accettò i decreti che abolivano i privilegi feudali e la Dichiarazione dell'Uomo e del Cittadino, fondamenti della nuova società basata sull'uguaglianza.

18

Trasferimento della famiglia reale a Parigi

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La famiglia reale fu costretta a spostarsi a Parigi e posta sotto sorveglianza, simbolo del controllo popolare sul potere monarchico.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La convocazione degli Stati generali e la mobilitazione del Terzo stato

Nel 1789, la Francia era attraversata da profonde tensioni sociali e finanziarie. La convocazione degli Stati generali da parte di Luigi XVI fu una risposta alla grave crisi fiscale e alla pressione popolare. Questa assemblea, che non si riuniva dal 1614, era composta da rappresentanti dei tre ordini sociali: clero, nobiltà e Terzo stato, quest'ultimo rappresentante la maggioranza della popolazione. Il Terzo stato, che comprendeva borghesi, contadini e lavoratori, fu particolarmente attivo nella preparazione dell'evento, con una mobilitazione che vide la partecipazione di uomini adulti che pagavano le tasse, escludendo però donne e la maggior parte dei contadini. Il processo elettorale, strutturato su più livelli, permise la selezione di delegati che portarono a Versailles idee riformiste e il desiderio di un cambiamento radicale.
Assalto alla Bastiglia il 14 luglio 1789, con folla colorata, rivoluzionari con bandiera rossa e soldati in uniforme tra fumo e macerie.

L'influenza dell'Illuminismo e la diversità ideologica tra i ranghi

L'Illuminismo, con i suoi ideali di ragione, libertà e uguaglianza, influenzò profondamente molti rappresentanti degli Stati generali, inclusi membri del clero e della nobiltà. Personalità come il vescovo Talleyrand, il conte di Mirabeau e il marchese di La Fayette, pur provenendo da ordini privilegiati, furono aperti alle nuove idee e avrebbero avuto un ruolo significativo negli eventi rivoluzionari. Inoltre, oltre 200 curati, eletti per rappresentare il basso clero, condividevano spesso le preoccupazioni del Terzo stato, dimostrando una varietà di posizioni all'interno degli ordini tradizionali.

I cahiers de doléances e la diffusione del desiderio di cambiamento

Durante il processo elettorale, furono redatti i cahiers de doléances, documenti che raccoglievano le lamentele e le richieste di riforma dei cittadini. Questi "quaderni delle doglianze" furono diffusi in tutto il regno, raggiungendo un numero stimato di 45.000 copie. Essi riflettevano il crescente desiderio di cambiamento e contribuirono a stimolare un dibattito pubblico che andava oltre i problemi locali, toccando questioni di interesse nazionale come la riforma fiscale, la giustizia e la riduzione dei privilegi.

La presa di posizione del Terzo stato e la formazione dell'Assemblea nazionale

L'apertura degli Stati generali il 5 maggio 1789 a Versailles fu segnata da un immediato conflitto sul metodo di voto. Il Terzo stato, sostenuto dalle idee di Emmanuel Joseph Sieyès, rivendicò il voto per testa, che avrebbe dato loro un peso maggiore rispetto al voto per ordine. Di fronte al rifiuto del re di accettare questa richiesta, il Terzo stato si proclamò Assemblea nazionale il 17 giugno, affermando la propria sovranità e il diritto di redigere una nuova Costituzione. Il giuramento della Pallacorda, avvenuto il 20 giugno, rafforzò l'impegno dei deputati a non separarsi fino al raggiungimento di questo obiettivo.

La crisi della monarchia e l'accelerazione rivoluzionaria

La tensione tra il re e l'Assemblea nazionale si acuì quando Luigi XVI licenziò il ministro delle finanze Jacques Necker, favorevole a riforme moderate, e lo sostituì con un membro della nobiltà più conservatrice. La reazione popolare non si fece attendere: il 14 luglio 1789, la presa della Bastiglia, simbolo dell'autoritarismo monarchico, segnò un punto di non ritorno. Questo evento innescò una serie di rivolte che si diffusero rapidamente, portando alla formazione di nuove Guardie nazionali e all'istituzione di governi municipali autonomi.

L'abolizione del sistema feudale e la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino

Il 4 agosto 1789, l'Assemblea nazionale costituente adottò misure radicali abolendo il sistema feudale e i privilegi signorili e clericali, stabilendo l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e alle tasse. Il 26 agosto, fu adottata la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, che enunciava i diritti naturali e inalienabili dell'individuo, la sovranità popolare e la libertà di culto. Tuttavia, la Dichiarazione non affrontò la questione della schiavitù nelle colonie francesi né i diritti delle donne, limitando la sua applicazione universale.

La fine dell'Ancien Régime e la resistenza di Luigi XVI

L'Ancien Régime crollò rapidamente di fronte alla pressione rivoluzionaria. Luigi XVI, sebbene con riluttanza, accettò i decreti di agosto e la Dichiarazione dei diritti, ma la sua resistenza continuò. La famiglia reale fu costretta a trasferirsi a Parigi, dove il re fu posto sotto la sorveglianza del popolo. L'emigrazione di numerosi nobili e la reazione aristocratica non riuscirono a fermare il corso degli eventi, che portò alla progressiva erosione dell'assolutismo monarchico e all'ascesa dell'idea di una monarchia costituzionale.