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L'Unità d'Italia

L'intervento del Regno di Sardegna nella Guerra di Crimea e la politica di Camillo Benso, conte di Cavour, furono decisivi per l'unità d'Italia. L'azione in Crimea permise a Cavour di portare la questione italiana a livello internazionale, mentre l'accordo di Plombières e la Seconda Guerra di Indipendenza segnarono tappe cruciali verso l'unificazione. L'annessione dell'Italia centrale e la spedizione dei Mille di Garibaldi culminarono nella proclamazione del Regno d'Italia nel 1861.

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1

Nel , la ______ iniziò un conflitto contro l' ______, spingendo ______ e ______ a intervenire in aiuto, mentre il ______ di ______ inviava 15.000 uomini in ______ nel ______.

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1854 Russia Impero Ottomano Francia Inghilterra Regno Sardegna Crimea 1855

2

L'azione del ______ di ______ gli consentì di partecipare alla conferenza di pace di ______ nel ______, dove fu sollevata la questione italiana.

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Regno Sardegna Parigi 1856

3

Nonostante l'opposizione dell'______, ______ riuscì a presentare le problematiche italiane durante la conferenza di ______ dopo aver inviato truppe in ______.

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Austria Cavour pace Crimea

4

Politica estera di Cavour

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Mirata all'alleanza con potenze europee per unificare l'Italia sotto la guida sabaudo-piemontese.

5

Fallimento insurrezione Pisacane 1857

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Rivolta mal preparata in Sud Italia, finita in tragedia, indebolì il movimento repubblicano.

6

Avvicinamento Garibaldi a Cavour

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Garibaldi, ex repubblicano, si unì alla causa sabaudo-piemontese, portando ampio sostegno popolare.

7

L'intesa tra il ______ sabaudo e ______ si rafforzò con il patto riservato di ______ nel ______.

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governo Napoleone III Plombières 1858

8

Dopo un tentativo di assassinio su ______ da ______, ______ persuase l'imperatore dell'importanza di un'intervento unito contro ______.

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Napoleone III Felice Orsini Cavour l'Austria

9

Accordo di Plombières: condizioni per l'intervento francese

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Intervento francese solo se Austria attacca prima; accordo tra Cavour e Napoleone III.

10

Provocazione austriaca da parte di Cavour

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Cavour ammassa truppe al confine, provocando ultimatum austriaco e inizio guerra 1859.

11

Vittorie franco-sarde: Magenta e Solferino

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Risposta rapida a invasione austriaca; vittorie a Magenta e Solferino consolidano posizione sarda.

12

Dopo l'armistizio, le zone centrali d'Italia hanno scelto di unirsi al ______ attraverso votazioni.

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Regno di Sardegna

13

Nel 1860, i ______ confermarono l'unione di Toscana, Parma, Modena e parti dell'Emilia-Romagna al Regno di Sardegna.

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plebisciti

14

Garibaldi, con i suoi ______, prese il controllo del Sud Italia e lo dedicò a ______.

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Mille Vittorio Emanuele II

15

Dopo la conquista del Sud, Garibaldi entrò trionfalmente in quale città?

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Napoli

16

Data e conseguenza della proclamazione del Regno d'Italia

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17 marzo 1861, nascita del Regno d'Italia con capitale Torino e Vittorio Emanuele II re.

17

Morte di Cavour e impatto sull'Italia

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6 giugno 1861, l'Italia perde un leader capace ma continua verso l'unità, tranne Roma e Veneto.

18

Azione di Garibaldi post-unità

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Cede territori conquistati al re e si ritira a Caprera; l'Italia avanza nell'unificazione.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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L'Intervento Sardo nella Guerra di Crimea e la Politica di Cavour

Nel quadro dell'espansione russa nel Mar Nero, che minacciava l'equilibrio europeo, il Regno di Sardegna, sotto la guida di Camillo Benso, conte di Cavour, colse l'opportunità di inserire la questione italiana nel dibattito internazionale. Nel 1854, la Russia dichiarò guerra all'Impero Ottomano, inducendo Francia e Inghilterra a schierarsi a difesa di quest'ultimo. Cavour, riconoscendo l'importanza di allearsi con le potenze occidentali, decise di inviare un contingente di 15.000 uomini in Crimea nel 1855. Questa azione strategica permise al Regno di Sardegna di partecipare alla conferenza di pace di Parigi nel 1856, dove Cavour poté presentare la questione italiana, nonostante l'opposizione dell'Austria.
Monumento Vittorio Emanuele II a Roma, struttura in marmo bianco con statua equestre e colonnati corinzi sotto cielo nuvoloso.

Il Declino del Mazzinianesimo e l'Ascesa del Cavourismo

Mentre Cavour perseguiva la sua politica estera, il movimento repubblicano guidato da Giuseppe Mazzini subiva una serie di fallimenti, come le insurrezioni di Giovanni Grioli nel 1851 e di Carlo Pisacane nel 1857, che si conclusero in tragedie. Questi eventi evidenziarono la scarsa preparazione delle masse meridionali e contribuirono al declino del mazzinianesimo, favorendo l'orientamento verso il pragmatismo politico di Cavour. Anche Giuseppe Garibaldi, eroe popolare, si avvicinò alla causa sarda, portando con sé un vasto seguito popolare.

L'Accordo di Plombières tra Napoleone III e Cavour

L'alleanza tra il governo sabaudo e l'imperatore francese Napoleone III si consolidò con l'accordo segreto di Plombières del 1858. Dopo un attentato fallito contro Napoleone III da parte dell'italiano Felice Orsini, Cavour convinse l'imperatore della necessità di un'azione congiunta contro l'Austria. L'accordo prevedeva il sostegno militare francese in caso di attacco austriaco al Regno di Sardegna, in cambio della cessione di Nizza e Savoia alla Francia.

La Seconda Guerra di Indipendenza e l'Armistizio di Villafranca

L'accordo di Plombières prevedeva l'intervento francese solo in caso di attacco austriaco. Cavour provocò l'Austria ammassando truppe al confine, il che portò all'ultimatum austriaco e all'invasione del 1859. La risposta franco-sarda fu rapida e portò a vittorie significative a Magenta e Solferino. Tuttavia, preoccupato per le conseguenze politiche e militari, Napoleone III firmò l'armistizio di Villafranca con l'Austria senza consultare i sardi, mantenendo il Veneto sotto controllo austriaco ma cedendo la Lombardia al Regno di Sardegna.

L'Annessione dell'Italia Centrale e la Spedizione dei Mille

In seguito all'armistizio, le regioni centrali d'Italia, guidate da governi provvisori e mosse da sentimenti indipendentisti, votarono per l'annessione al Regno di Sardegna. Cavour, tornato al potere, negoziò con Napoleone III l'incorporazione di Toscana, Parma, Modena e parti dell'Emilia-Romagna in cambio di Nizza e Savoia. I plebisciti del 1860 ratificarono l'annessione con ampio consenso. Contemporaneamente, Garibaldi e i suoi Mille conquistarono il Sud, proclamando il governo dell'isola per Vittorio Emanuele II e facendo il loro ingresso trionfale a Napoli.

La Proclamazione del Regno d'Italia e l'Eredità di Cavour

Il 17 marzo 1861, il parlamento italiano proclamò il Regno d'Italia con capitale a Torino e Vittorio Emanuele II come monarca. La formula "per grazia di Dio e volontà della nazione" simboleggiava il compromesso tra la sovranità divina e il consenso popolare. La prematura scomparsa di Cavour, il 6 giugno 1861, privò l'Italia di un leader di eccezionale capacità, ma lasciò un paese sulla via dell'unità nazionale, con l'eccezione di Roma e del Veneto. Garibaldi, dopo aver ceduto i territori conquistati al re, si ritirò a Caprera, mentre l'Italia proseguiva nel suo cammino verso l'unificazione completa.