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L'Antinferno di Dante Alighieri è il luogo dove le anime degli ignavi subiscono la loro pena eterna. Tra questi è citato Papa Celestino V, simbolo del 'gran rifiuto', che evidenzia l'importanza delle scelte morali. Il concetto di contrappasso emerge come principio di giustizia divina, fondamentale nell'opera dantesca.
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L'iscrizione "Lasciate ogni speranza, voi ch'entrate" segna l'accesso all'Antinferno, una regione destinata alle anime degli ignavi
Il traghettatore delle anime dannate
Caronte è descritto come un adattamento della figura mitologica greca alla visione cristiana dell'aldilà
L'iscrizione sulla porta introduce il concetto di contrappasso, secondo il quale le pene sono commisurate ai peccati commessi in vita
Gli ignavi sono puniti per la loro mancanza di impegno morale e per non aver preso decisioni significative durante la loro vita terrena
La figura di "colui che fece per viltade il gran rifiuto" è identificata con Papa Celestino V, il quale abdicò al pontificato, una scelta vista da Dante come un atto di codardia
La presenza di Celestino V tra gli ignavi riflette la visione di Dante sulla necessità di assumersi le proprie responsabilità, specialmente in ruoli di grande potere e influenza