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L'ascesa e la caduta di Caligola, Claudio e Nerone segnano momenti cruciali della dinastia giulio-claudia. Caligola, conosciuto per la sua tirannia e eccentricità, fu assassinato a causa del suo comportamento dispotico. Claudio, suo successore, si distinse per le riforme amministrative e l'espansione dell'impero. Nerone, celebre per il suo governo autocratico e la persecuzione dei cristiani, vide la sua fine con un suicidio che concluse la dinastia.
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Dopo la morte di Tiberio, Caligola divenne imperatore di Roma nel 37 d.C
Caligola era soprannominato così a causa dei sandali militari che indossava da bambino durante le campagne del padre Germanico
Inizialmente, Caligola fu accolto con favore dal popolo romano
Caligola si rivelò un sovrano eccentrico e dispotico, incline a comportamenti bizzarri e crudeli
Caligola tentò di centralizzare il potere e di essere adorato come una divinità, evidenziando la sua megalomania e il distacco dalla realtà
La politica di autocratizzazione del principato e la condotta irrazionale di Caligola provocarono malcontento e instabilità all'interno dell'impero
Caligola è noto per la sua gestione tirannica e per le umiliazioni inflitte alla nobiltà romana, come la nomina del suo cavallo a console
La sua tirannide culminò in una congiura ordita da membri del senato e della guardia pretoriana, che portò al suo assassinio nel 41 d.C
Dopo la sua morte, il senato emise un decreto per cancellare ogni ricordo del suo regno dalla storia ufficiale di Roma