Logo
Logo
AccediRegistrati
Logo

Strumenti

Mappe Concettuali AIMappe Mentali AIRiassunti AIFlashcards AIQuiz AI

Risorse utili

BlogTemplate

Info

PrezziFAQTeam & Careers

info@algoreducation.com

Corso Castelfidardo 30A, Torino (TO), Italy

Algor Lab S.r.l. - Startup Innovativa - P.IVA IT12537010014

Privacy policyCookie policyTermini e condizioni

Il processo penale durante l'Antico Regime

Il processo penale nell'Antico Regime si articolava in diverse fasi, dalla raccolta di voci e delazioni fino all'inquisitio specialis. Elementi chiave erano la notitia criminis, l'uso della tortura per ottenere confessioni e la legittimazione delle prove. La difesa dell'imputato e la decisione finale del giudice riflettevano le prassi giuridiche dell'epoca, influenzate da giuristi come Prospero Farinacci.

Mostra di più
Apri mappa nell'editor

1

5

Apri mappa nell'editor

Vuoi creare mappe dal tuo materiale?

Inserisci il tuo materiale in pochi secondi avrai la tua Algor Card con mappe, riassunti, flashcard e quiz.

Prova Algor

Impara con le flashcards di Algor Education

Clicca sulla singola scheda per saperne di più sull'argomento

1

Publica vox et fama

Clicca per vedere la risposta

Inizio processo penale basato su voce pubblica e reputazione, senza bisogno di denuncia formale.

2

Delazioni anonime

Clicca per vedere la risposta

Contributo alla notitia criminis tramite segnalazioni anonime, utili per avviare indagini.

3

Processo informativo

Clicca per vedere la risposta

Fase preliminare del processo in cui il giudice raccoglie informazioni e documenta l'evento criminoso.

4

La fase ______ del processo penale inquisitorio era fondamentale per stabilire la ______ dell'indiziato.

Clicca per vedere la risposta

centrale colpevolezza

5

Obiettivo dell'inquisitio generalis

Clicca per vedere la risposta

Ottenere prova piena di colpevolezza tramite testimonianze o confessione.

6

Costituto del reo

Clicca per vedere la risposta

Interrogatorio formale dell'imputato che giura sulla veridicità delle sue dichiarazioni.

7

Chiamate in correità

Clicca per vedere la risposta

Metodo per supportare la confessione coinvolgendo altri presunti complici.

8

Se l'accusato rifiutava di ammettere il crimine, si passava alla '______ ______ ______' per verificare le dichiarazioni fatte in sua mancanza.

Clicca per vedere la risposta

ripetizione dei testimoni

9

Fase dibattimentale nel processo penale di diritto comune

Clicca per vedere la risposta

Assente. Decisione basata su documenti del processo informativo e difensivo.

10

Ruolo del giudizio locale per reati gravi

Clicca per vedere la risposta

Emissione di un parere consultivo per le corti superiori.

11

Approccio di Prospero Farinacci sull'inquisizione

Clicca per vedere la risposta

Riconosce l'inquisizione come procedura ordinaria, accetta procedere ex officio per delitti privati con presupposti legittimi.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

Contenuti Simili

Diritto

Il concetto di invenzione e i suoi requisiti

Vedi documento

Diritto

Lo Stato moderno e la sua sovranità

Vedi documento

Diritto

Trasformazione societaria e fusione

Vedi documento

Diritto

Il Costituzionalismo in Italia

Vedi documento

Il Processo Penale nell'Antico Regime: Fasi Preliminari e Inquisizione Generale

Durante l'Antico Regime, il processo penale iniziava spesso con la "publica vox et fama", cioè la voce pubblica e la reputazione, che potevano essere integrate da delazioni, anche anonime. La notitia criminis, ovvero la notizia del crimine, dava il via all'apertura del 'processo informativo' da parte del giudice, che raccoglieva le informazioni preliminari e documentava ogni passaggio. Questa fase, nota come 'inquisitio generalis', aveva lo scopo di accertare l'esistenza del reato e di identificare informazioni generali sull'evento e sui potenziali responsabili, senza però nominare sospetti specifici, mantenendo un'indagine di carattere generale.
Scena di tribunale dell'Antico Regime con giudice in toga, imputato legato, avvocato in parrucca e giuria attenta.

L'Inquisitio Specialis: Il Nucleo del Processo Inquisitorio

L'inquisitio specialis rappresentava la fase centrale del processo penale inquisitorio, essenziale per determinare la colpevolezza dell'indiziato, denominato 'reo' dal termine latino 'res', che significa 'cosa'. In questa fase si cercavano prove concrete e si valutavano indizi, anche minimi, per identificare l'autore del reato. Il passaggio all'inquisitio specialis avveniva se il nome del reo era già noto dalle denunce o se vi erano indizi sufficienti a giustificarlo. Il giudice poteva decidere l'arresto del reo basandosi sulla gravità del reato e sul rischio di fuga, richiedendo però indizi più solidi rispetto a quelli necessari per iniziare l'inquisizione.

La Ricerca della Prova e l'Uso della Tortura

L'obiettivo dell'inquisitio generalis era ottenere la prova piena della colpevolezza, idealmente attraverso la testimonianza di due testimoni affidabili o la confessione del reo. In assenza di testimonianze sufficienti, il giudice puntava alla confessione, che poteva essere supportata da chiamate in correità. Durante il 'costituto del reo', l'imputato veniva interrogato formalmente e giurava sulla veridicità delle sue dichiarazioni. Se la confessione non emergeva, si poteva ricorrere alla tortura, applicata con discrezione del giudice e solo in presenza di indizi gravi. La confessione ottenuta sotto tortura doveva essere poi confermata dal reo senza costrizioni, e la resistenza alla tortura poteva precludere la formazione della prova piena e la condanna.

La Legittimazione del Processo e la Difesa dell'Imputato

Se l'imputato negava il reato, si procedeva alla 'ripetizione dei testimoni' per confermare le testimonianze raccolte in sua assenza. Questo passaggio serviva a legittimare le prove raccolte. Nella fase della 'publicatio processus', il fascicolo del processo informativo veniva consegnato all'imputato e al suo difensore, consentendo l'esercizio del diritto di difesa, in linea con i principi del diritto naturale. La difesa poteva presentare documenti, contestare procedure, segnalare abusi e proporre testimoni a discarico.

La Decisione Finale e l'Influenza della Prassi Giuridica

Nel processo penale di diritto comune non esisteva una fase dibattimentale, quindi la decisione veniva presa dal giudice in camera di consiglio sulla base dei documenti del processo informativo e difensivo. Per i reati più gravi, il giudizio locale poteva essere un parere consultivo inviato alle corti superiori per la sentenza definitiva. Il giurista Prospero Farinacci, con la sua opera, rifletteva la prassi giuridica del tempo, riconoscendo l'inquisizione come procedura ordinaria e accettando la pratica di procedere ex officio anche per delitti privati, a condizione che vi fossero presupposti legittimi per l'inquisizione speciale. La prassi giuridica dell'epoca si adattava alle esigenze e alle consuetudini locali, pur mantenendo una base nei principi teorici.