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Le riforme dello Stato Romano in età tardoantica, con Diocleziano e Costantino, trasformarono profondamente l'Impero. La tetrarchia, la nuova capitale Costantinopoli e la cristianizzazione, con l'Editto di Tessalonica, segnarono il passaggio al Cristianesimo come religione di stato. Le pressioni barbariche e la politica di integrazione dei Goti di Teodosio influenzarono la struttura imperiale e le dinamiche sociali.
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Durante i loro regni, furono introdotte significative riforme istituzionali e strutturali nell'Impero Romano
Diocleziano introdusse un sistema di governo a quattro capi, noto come tetrarchia
Durante questo periodo, il potere imperiale divenne sempre più centralizzato e burocratizzato, con un forte culto della personalità dell'imperatore
Costantino favorì la diffusione del Cristianesimo e garantì la libertà di culto ai cristiani con l'Editto di Milano del 313
Con l'Editto di Tessalonica del 380, il Cristianesimo divenne la religione ufficiale dell'Impero Romano sotto il regno di Teodosio
Durante questo periodo, ci furono conflitti interni e tensioni con le religioni pagane tradizionali, come la controversia ariana
Le riforme istituzionali e la centralizzazione del potere imperiale portarono a una diminuzione dell'autonomia delle città nell'Impero Romano
Durante questo periodo, si assistette alla formazione di una nuova aristocrazia composta da funzionari civili e militari e grandi proprietari terrieri
Le riforme fiscali e le obbligazioni verso lo stato portarono a un aumento delle disparità economiche, con i piccoli proprietari spesso ridotti a dipendenza servile
Durante il IV secolo, l'Impero Romano fu sottoposto a crescenti pressioni da parte di popolazioni come gli unni e i goti
Dopo la sconfitta nella battaglia di Adrianopoli, l'imperatore Teodosio I adottò una politica di integrazione dei goti, riconoscendoli come alleati e assegnando loro terre all'interno dell'Impero
La politica di compromesso con i goti segnò un cambiamento significativo nel modo in cui l'Impero gestiva le relazioni con i popoli "barbarici" e gettò le basi per la futura integrazione dei germanici nell'Impero