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La genesi narrativa di Elsa Morante

Elsa Morante, con 'Menzogna e sortilegio', si distacca dal neorealismo, introducendo una narrativa complessa che sfida la realtà con immaginazione. Il suo percorso letterario, da 'L'isola di Arturo' a 'La storia', mostra un'evoluzione stilistica che fonde realismo e elementi visionari, influenzando la letteratura italiana.

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1

Primo romanzo di Elsa Morante

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'Menzogna e sortilegio', pubblicato nel 1948 e vincitore del Premio Viareggio.

2

Protagonista di 'Menzogna e sortilegio'

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Elisa De Salvi, caratterizzata da un'immaginazione sovrabbondante che la porta a reinterpretare la storia familiare.

3

Tematica di 'Menzogna e sortilegio'

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Intreccio di realtà e finzione per esplorare le potenzialità del racconto romanzesco e mettere in discussione la convenzione realista.

4

Carlo Emilio Gadda, autore di ______ (noto anche come 'Il Pasticciaccio'), condivide con Morante una visione letteraria che privilegia la ______ della storia.

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Quer pasticciaccio brutto de via Merulana complessità

5

Accoglienza di 'Menzogna e sortilegio'

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Ricevuto positivamente dalla critica ma visto come atipico per l'epoca.

6

Tendenze letterarie dell'epoca

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Dominio del neorealismo e dell'impegno civile, diverso dallo stile di Morante.

7

Influenza della scrittura di Morante

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Nonostante la marginalizzazione, qualità e profondità tematica le assicurano un posto importante nella letteratura italiana.

8

Il libro di Morante, vincitore del ______ ______ nel ______, è ambientato a Procida.

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Premio Strega 1957

9

Il protagonista del romanzo, ______, vive tra amore, sessualità e disillusione.

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Arturo

10

Elsa Morante aveva già esplorato le dinamiche familiari nel suo libro '______ e ______'.

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Menzogna sortilegio

11

A differenza del suo lavoro precedente, Morante usa una narrazione più ______ e una struttura meno complessa.

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diretta

12

Anno di pubblicazione de 'Lo scialle andaluso'

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1963

13

Contenuto de 'Lo scialle andaluso'

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Raccolta di racconti scritti nei primi anni di carriera di Elsa Morante.

14

Importanza de 'Lo scialle andaluso' per l'identità di scrittrice

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Opera di riflessione sulle radici narrative, definisce l'immagine letteraria di Elsa Morante.

15

Il libro '______', scritto da Elsa Morante, è stato pubblicato nel ______ e si svolge a Roma durante l'occupazione nella ______ Guerra Mondiale.

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La storia 1974 Seconda

16

'La storia' di Elsa Morante ha suscitato dibattiti per la sua ______ e per la sua struttura ______ che alcuni ritenevano tradizionale.

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accessibilità narrativa

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La genesi narrativa di Elsa Morante: "Menzogna e sortilegio"

Elsa Morante emerge nel panorama letterario italiano con il suo primo romanzo "Menzogna e sortilegio", vincitore del Premio Viareggio e pubblicato nel 1948. Quest'opera si distingue per la sua struttura narrativa complessa e per l'uso di diversi codici e generi letterari. La protagonista e narratrice, Elisa De Salvi, è caratterizzata da un'immaginazione sovrabbondante che la porta a reinterpretare la storia della propria famiglia in una chiave fantastica e melodrammatica. Morante, attraverso una narrazione che intreccia realtà e finzione, esplora le potenzialità del racconto romanzesco, mettendo in discussione la convenzione realista e la sua presunta oggettività.
Scrivania in legno scuro con macchina da scrivere vintage, carte sparse, penna stilografica e taccuino in una stanza illuminata da una finestra.

Il rifiuto del neorealismo e l'affermazione di una nuova estetica narrativa

Nel contesto culturale del dopoguerra italiano, Elsa Morante, insieme ad autori come Carlo Emilio Gadda con "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" (comunemente abbreviato in "Il Pasticciaccio"), si distanzia dal neorealismo, movimento letterario e cinematografico che prediligeva una rappresentazione cruda e diretta della realtà. Morante e Gadda propongono una visione della narrativa che enfatizza la complessità della trama e il valore del romanzesco, sottolineando la natura artificiale e costruita della narrazione. Questa nuova estetica letteraria celebra la finzione come mezzo per esplorare e rivelare verità profonde, anche al di là delle convenzioni della verosimiglianza.

La ricezione critica di "Menzogna e sortilegio" e la posizione di Morante nel canone letterario

"Menzogna e sortilegio" ricevette un'accoglienza critica positiva, ma fu anche considerato un'opera atipica per il suo tempo, in quanto si allontanava dalle tendenze letterarie dominanti, come il neorealismo e l'impegno civile. La posizione di Morante nel canone letterario italiano è stata spesso marginalizzata a causa della sua predilezione per il genere romanzesco, che era visto con sospetto da una cultura letteraria che privilegiava la sperimentazione formale e l'impegno politico. Tuttavia, la qualità della sua scrittura e la profondità dei temi trattati hanno garantito a Morante un posto di rilievo nella storia della letteratura italiana.

"L'isola di Arturo": un'evoluzione nella narrativa di Morante

Nel suo secondo romanzo, "L'isola di Arturo", Elsa Morante affina la sua tecnica narrativa, presentando una storia di formazione ambientata sull'isola di Procida. Il romanzo, che ha ottenuto il prestigioso Premio Strega nel 1957, segue il percorso di crescita del giovane Arturo, tra esperienze di amore, sessualità e disillusione. Morante prosegue nell'indagine delle dinamiche familiari e delle complessità psicologiche, già intraprese in "Menzogna e sortilegio", ma con una voce narrante più diretta e una struttura meno labirintica.

"Lo scialle andaluso" e la riconfigurazione delle origini narrative di Morante

Con la pubblicazione di "Lo scialle andaluso" nel 1963, Elsa Morante ritorna alle sue origini letterarie, raccogliendo racconti scritti nei primi anni della sua carriera. Questa raccolta rappresenta un'opera di riflessione e rielaborazione delle proprie radici narrative, mostrando la varietà di stili e generi che hanno caratterizzato i suoi esordi. Attraverso "Lo scialle andaluso", Morante ordina il proprio immaginario narrativo e proietta un'immagine più definita della propria identità di scrittrice.

"La storia": il culmine della narrativa di Morante e il dibattito critico

"La storia", pubblicato nel 1974, è considerato uno dei romanzi più significativi di Elsa Morante. Il libro narra le vicende di Ida Ramundo e dei suoi figli nella Roma occupata durante la Seconda Guerra Mondiale, esplorando il tema della sofferenza umana di fronte agli eventi storici. Il romanzo, che fonde elementi realistici con aspetti favolistici e visionari, fu oggetto di dibattito critico per la sua accessibilità e per la sua struttura narrativa che alcuni consideravano tradizionale. Nonostante le controversie, "La storia" ottenne un grande successo di pubblico, consolidando la posizione di Morante come autrice capace di rinnovare il neorealismo e di fondere in modo originale realismo e narrazione romanzesca.