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La dinastia Giulio-Claudia definì l'Impero Romano con figure come Augusto, Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone. Questi imperatori influenzarono la politica, la cultura e la società dell'epoca, lasciando un'eredità di riforme, opere pubbliche e controversie. Il periodo vide anche la costruzione di simboli duraturi come il Colosseo, sotto la dinastia Flavia.
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Augusto divenne imperatore nel 27 a.C. e diede inizio alla dinastia Giulio-Claudia
La dinastia Giulio-Claudia durò dal 27 a.C. al 68 d.C., con la morte di Nerone
Dopo la morte di Augusto, Tiberio, suo figliastro, divenne imperatore
Tiberio dimostrò di essere un amministratore competente e consolidò le frontiere dell'impero
Nonostante le sue capacità, il regno di Tiberio fu caratterizzato da una crescente paranoia e da una repressione brutale degli oppositori
Dopo il ritiro di Tiberio a Capri, il vuoto di potere fu sfruttato da figure come Lucio Elio Seiano, capo della guardia pretoriana
Dopo la morte di Tiberio, Caligola, suo pronipote, divenne imperatore
Il breve regno di Caligola (37-41 d.C.) fu caratterizzato da eccentricità, crudeltà e presunte pretese divine
Dopo l'assassinio di Caligola, suo zio Claudio fu proclamato imperatore dai pretoriani
Nonostante fosse considerato debole, Claudio dimostrò di essere un amministratore capace e portò avanti importanti opere pubbliche
Dopo la morte di Claudio, suo nipote Nerone salì al trono
Il regno di Nerone (54-68 d.C.) è spesso associato al Grande Incendio di Roma e alla sua reputazione di autocrate e persecutore dei cristiani
Dopo l'incendio, Nerone avviò un ambizioso programma di ricostruzione che trasformò l'aspetto di Roma e fu finanziato anche attraverso la sua riforma monetaria
La congiura dei Pisoni e la crescente insoddisfazione nei confronti di Nerone portarono al suo isolamento e alla perdita di sostegno
Dopo il suicidio di Nerone, l'impero fu scosso da un breve periodo di guerra civile e alla fine Vespasiano fondò la dinastia Flavia