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La Seconda Guerra d'Indipendenza del 1859 e l'espansione del Regno di Sardegna sono eventi chiave nell'unificazione italiana. Vittorio Emanuele II e Napoleone III guidarono la liberazione della Lombardia, mentre Cavour e Garibaldi furono figure centrali nell'annessione di Emilia, Romagna e nel successivo processo unitario che portò alla nascita del Regno d'Italia.
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Il Regno di Sardegna, guidato da Vittorio Emanuele II, si alleò con Napoleone III di Francia per combattere contro l'Impero Austriaco
I Cacciatori delle Alpi
I volontari guidati da Giuseppe Garibaldi formarono i Cacciatori delle Alpi, che ebbero un ruolo decisivo nella guerra
Le vittorie nelle battaglie di Magenta e Solferino, e la conquista di San Martino, portarono all'ingresso trionfale di Napoleone III e Vittorio Emanuele II a Milano
Dopo la Seconda Guerra d'Indipendenza, la Lombardia fu annessa al Regno di Sardegna, espandendone notevolmente il territorio
Dopo l'espulsione dei governanti asburgici e borbonici, le regioni dell'Emilia e della Romagna si unirono al Regno di Sardegna grazie a plebisciti popolari
Politica di modernizzazione del Regno di Sardegna
Il conte di Cavour, primo ministro del Regno di Sardegna, giocò un ruolo fondamentale nell'unificazione italiana grazie alla sua politica di modernizzazione dello stato piemontese
Incontro segreto con Napoleone III a Plombières
L'incontro segreto tra Cavour e Napoleone III a Plombières fu determinante per ottenere il sostegno francese nella lotta contro l'Austria e per avanzare nel processo di unificazione nazionale
Conquista della Sicilia da parte di Garibaldi
Con la Spedizione dei Mille, Giuseppe Garibaldi conquistò la Sicilia in nome di Vittorio Emanuele II
Occupazione delle regioni meridionali
Dopo la conquista della Sicilia, Garibaldi dovette affrontare e reprimere le rivolte nelle regioni meridionali per mantenere l'ordine e assicurare il sostegno della borghesia e prevenire interventi stranieri
Occupazione delle Marche e dell'Umbria da parte dell'esercito piemontese
L'esercito piemontese occupò le Marche e l'Umbria per prevenire un'invasione di Roma e un intervento francese
Plebisciti per l'annessione delle regioni meridionali
Dopo la vittoria nella battaglia del Volturno, furono indetti plebisciti che sancirono l'annessione al Piemonte del Regno delle Due Sicilie, delle Marche e dell'Umbria
A Teano, Garibaldi consegnò simbolicamente le terre conquistate a Vittorio Emanuele II, rinunciando a ogni ambizione personale di potere e contribuendo così all'unificazione nazionale