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La Rivoluzione Russa del 1917 segnò la caduta dello zar Nicola II e l'ascesa del comunismo con Lenin. Scopri l'impatto sul XX secolo, dalla guerra civile alla NEP e la formazione dell'URSS.
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Lo zar Nicola II abdicò il 2 marzo 1917, lasciando un vuoto di potere che portò alla crisi istituzionale
Dopo l'abdicazione dello zar, il Governo Provvisorio e il soviet di Pietrogrado si disputarono il potere rappresentando le forze politiche in competizione
Le forze politiche in competizione erano i menscevichi e i socialrivoluzionari, che sostenevano una transizione democratica e la continuazione della partecipazione russa alla Prima Guerra Mondiale, e i bolscevichi, guidati da Lenin, che propugnavano un cambio radicale della società e la fine immediata del conflitto
La crescente insoddisfazione popolare verso il Governo Provvisorio, incapace di affrontare la crisi economica e porre fine alla guerra, favorì l'ascesa dei bolscevichi
Dopo un tentativo di insurrezione nel luglio 1917, represso dal governo, che costrinse Lenin a nascondersi e portò all'arresto di Trockij, la situazione si capovolse con il fallimento del tentativo di colpo di Stato del generale Lavr Kornilov in agosto
Lenin organizzò un'insurrezione armata che culminò nella notte del 25 ottobre (7 novembre nel calendario gregoriano) con l'occupazione dei punti nevralgici di Pietrogrado e l'istituzione di un governo rivoluzionario, il Consiglio dei Commissari del Popolo, guidato da Lenin
Il nuovo governo rivoluzionario adottò misure radicali come il decreto sulla pace, che avviava negoziati per il ritiro dalla Prima Guerra Mondiale, e il decreto sulla terra, che aboliva la proprietà privata fondiaria e la distribuiva ai contadini
Il governo rivoluzionario nazionalizzò le banche e le principali industrie per consolidare il proprio potere e realizzare gli obiettivi rivoluzionari
Il governo rivoluzionario creò la Ceka, l'organizzazione di sicurezza statale, e soppresse la stampa non bolscevica per consolidare il proprio potere e reprimere l'opposizione