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Le tensioni tra nazionalismo e internazionalismo hanno segnato l'Europa alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, influenzando profondamente i partiti socialisti. La Seconda Internazionale e figure come Rosa Luxemburg, Karl Liebknecht e Lenin emersero in questo contesto di dibattito e divisione, culminando in scissioni e nuove correnti politiche durante e dopo il conflitto.
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Il forte sentimento nazionalista in Europa esaltava l'identità e la sovranità nazionale, sostenuto da intellettuali e politici
Dilemma dei partiti socialisti
I partiti socialisti si trovarono di fronte al dilemma di sostenere l'internazionalismo o cedere alle pressioni del nazionalismo
Bilanciamento tra ideale internazionalista e nazionalismo
La guerra costrinse i socialisti a riconsiderare il loro approccio, trovandosi a dover bilanciare l'ideale internazionalista con la pressione del nazionalismo
La Seconda Internazionale, istituita nel 1889, aveva lo scopo di unire i partiti socialisti europei in un fronte comune, ma all'interno del socialismo europeo si svilupparono diverse correnti
La dissoluzione della Seconda Internazionale durante la guerra evidenziò la sua fragilità
La SPD tedesca approvò i finanziamenti per la guerra, mentre altri partiti socialisti parteciparono ai governi di unità nazionale
Posizioni ambigue
In Italia, i socialisti erano divisi tra neutralisti e interventisti, adottando una posizione ambigua
Unità dei socialisti in Francia
In Francia, l'assassinio del pacifista Jaurès da parte di un nazionalista rafforzò l'unità dei socialisti nel governo di "Union sacrée"
Le conferenze di Zimmerwald e Kienthal furono il palcoscenico di dibattiti tra socialisti di varie tendenze, dai pacifisti ai rivoluzionari
Richiesta di pace senza annessioni territoriali
I riformisti chiedevano una pace senza annessioni territoriali, mentre i radicali vedevano nella guerra un'opportunità per sovvertire l'ordine capitalista
Nascita della Lega di Spartaco
Le divergenze portarono alla nascita della Lega di Spartaco in Germania, che adottò una posizione rivoluzionaria e antimilitarista
Anche il movimento cattolico fu attraversato da divisioni, con alcuni membri dell'episcopato che sostennero il conflitto per lealtà nazionale