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Il danno ingiusto e il risarcimento sono concetti chiave nel diritto civile, con funzioni riparatorie, sanzionatorie e preventive. L'illecito può essere contrattuale o extracontrattuale, con diverse implicazioni per la responsabilità e la liquidazione del danno. La responsabilità oggettiva e la capacità di intendere e di volere sono elementi cruciali nell'attribuzione della colpa.
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Il danno ingiusto è una lesione a un interesse giuridicamente tutelato, sia patrimoniale che non patrimoniale
Il risarcimento del danno ha lo scopo di ripristinare, per quanto possibile, la situazione che sarebbe sussistita se il fatto dannoso non si fosse verificato
Le funzioni del risarcimento sono riparatoria, sanzionatoria e preventiva
L'illecito contrattuale si verifica quando una delle parti non adempie agli obblighi contrattuali
L'illecito extracontrattuale si configura quando un soggetto causa un danno ingiusto a un altro con un atto doloso o colposo
Per configurare un illecito, è necessario che siano presenti elementi oggettivi come il danno ingiusto e il nesso di causalità
Gli elementi soggettivi per configurare un illecito sono l'imputabilità e la colpevolezza del soggetto responsabile
L'articolo 2046 del Codice Civile esclude la responsabilità per chi non aveva la capacità di intendere o di volere, salvo che tale incapacità non derivi da colpa propria
La responsabilità oggettiva si applica in casi di rischio d'impresa o di custodia di cose o animali, dove il responsabile deve dimostrare di aver adottato tutte le misure necessarie a prevenire il danno
La prescrizione per l'inadempimento contrattuale è di dieci anni, mentre per il fatto illecito è di cinque anni, ridotti a due per i danni derivanti dalla circolazione di veicoli