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Il procedimento contro il silenzio-inadempimento dell'amministrazione

Il silenzio-inadempimento dell'amministrazione pubblica si verifica quando non risponde a richieste nei termini previsti. Il ricorso al giudice amministrativo, regolato dall'art. 31 della legge n. 241/1990, permette di sollecitare un provvedimento. In caso di inerzia, può intervenire un commissario ad acta. Sono possibili anche ricorsi per atti sovravvenuti e richieste di risarcimento danni.

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1

Quando un'______ pubblica non risponde a una richiesta entro i termini previsti, si verifica il -.

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amministrazione silenzio inadempimento

2

Per contrastare l'inerzia di un'ente pubblico, è possibile presentare un ______ basato sull'articolo ______ della legge n. /.

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ricorso 31 241 1990

3

Il termine per notificare il ricorso è di ______ giorni in caso di termini perentori, altrimenti è di un ______.

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120 anno

4

Il processo si svolge con il rito ______ di ______, garantendo una risoluzione rapida.

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sommario cognizione

5

La sentenza può obbligare l'amministrazione a decidere o ad emettere un provvedimento entro un termine ______ dal ______.

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stabilito giudice

6

Ricorso per silenzio-inadempimento

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Ricorso contro l'amministrazione che non risponde entro i termini previsti; può portare all'ordine di adottare un provvedimento specifico.

7

Condizioni per l'ordine di un provvedimento specifico

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Il giudice può ordinare l'adozione di un provvedimento amministrativo solo se non sono necessari ulteriori atti istruttori esclusivi dell'amministrazione.

8

Commissario ad acta

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Figura nominata dal giudice per eseguire un provvedimento in luogo dell'amministrazione inadempiente, sotto controllo giudiziario.

9

Se l'amministrazione non risponde, il ricorrente può presentare una ______ per il ______ subito insieme al ricorso per ______.

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domanda risarcitoria danno silenzio

10

Requisiti decreto ingiuntivo

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Crediti pecuniari certi, liquidi ed esigibili.

11

Opposizione a decreto ingiuntivo

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Debitore può opporsi entro 30 giorni dalla notifica.

12

Conseguenza opposizione decreto

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Avvio giudizio ordinario per valutare fondatezza credito.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Il Procedimento Contro il Silenzio-Inadempimento dell'Amministrazione

Il silenzio-inadempimento si verifica quando un'amministrazione pubblica non risponde entro i termini stabiliti a una richiesta o istanza presentata da un cittadino o un'impresa. Tale inerzia può essere impugnata davanti al giudice amministrativo attraverso un ricorso specifico, regolato dall'art. 31 della legge n. 241/1990 e successive modificazioni. Il termine per la notifica del ricorso è di 120 giorni dall'avverarsi del silenzio qualora l'istanza avesse termine perentorio per la risposta, altrimenti il termine è annuale. Il giudizio si svolge con il rito sommario di cognizione, che assicura una trattazione accelerata del caso, e può concludersi con una sentenza che ordina all'amministrazione di pronunciarsi o di adottare il provvedimento dovuto entro un termine stabilito dal giudice.
Aula di tribunale formale con giudice in toga, scrivania in legno scuro, banchi vuoti, libreria con codici e stemma repubblicano.

La Sentenza e l'Intervento del Commissario ad acta

La sentenza che accoglie il ricorso per silenzio-inadempimento può ordinare all'amministrazione di adottare un provvedimento amministrativo specifico, purché non siano necessari ulteriori atti istruttori di competenza esclusiva dell'amministrazione. Se l'amministrazione non ottempera alla sentenza, il giudice può nominare un commissario ad acta per eseguire il provvedimento. Questa figura è disciplinata dall'art. 114 del codice del processo amministrativo (d.lgs. n. 104/2010) e interviene per garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, sostituendosi all'amministrazione inadempiente. Il commissario opera sotto il controllo del giudice che lo ha nominato, il quale ha il potere di dirimere eventuali controversie relative all'esecuzione del provvedimento.

Ricorsi per Silenzio e Atti Sopravvenuti o Risarcimento

Nel caso in cui l'amministrazione emetta un provvedimento esplicito dopo il ricorso per silenzio-inadempimento, il ricorrente può decidere di impugnare tale atto con un nuovo ricorso o integrare il ricorso già pendente con motivi aggiunti. In quest'ultima ipotesi, il giudizio prosegue secondo il rito ordinario. Se il silenzio dell'amministrazione ha causato danni, il ricorrente può avanzare una domanda risarcitoria congiuntamente al ricorso per silenzio. Il giudice amministrativo è competente a valutare la domanda risarcitoria secondo le regole del rito ordinario, potendo così pronunciarsi sia sulla legittimità dell'inazione amministrativa sia sul risarcimento del danno.

L'Applicazione del Decreto Ingiuntivo nel Processo Amministrativo

Il decreto ingiuntivo è uno strumento processuale che consente al creditore di ottenere rapidamente un titolo esecutivo per il recupero di crediti pecuniari certi, liquidi ed esigibili. Nel processo amministrativo, il decreto ingiuntivo è previsto dall'art. 114-bis del codice del processo amministrativo per le controversie relative a diritti patrimoniali. Il ricorso per decreto ingiuntivo deve essere presentato al Tribunale Amministrativo Regionale competente per territorio. Se emesso, il decreto deve essere notificato al debitore, che ha la facoltà di proporre opposizione entro 30 giorni dalla notifica. L'opposizione dà luogo a un giudizio ordinario, nel corso del quale il giudice valuterà nel merito la fondatezza della pretesa creditoria.