Elsa Morante, scrittrice italiana del Novecento, ha lasciato un'eredità letteraria di grande valore. Attraverso romanzi come 'La Storia', ha esplorato le vite degli emarginati e l'innocenza dei bambini, fondendo realismo e fantastico.
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Nonostante la sua infanzia segnata da una realtà difficile, Elsa Morante coltivò la sua passione per la letteratura
A causa di problemi economici, Morante dovette interrompere i suoi studi universitari
A partire dal 1933, Morante iniziò a pubblicare racconti, poesie e fiabe su riviste letterarie
La relazione con lo scrittore Alberto Moravia, che sposò nel 1941, ebbe un profondo impatto sulla vita e sulla produzione letteraria di Elsa Morante
Durante la Seconda guerra mondiale, Morante e Moravia furono costretti a rifugiarsi nella Ciociaria per sfuggire alle persecuzioni antiebraiche, esperienza che influenzò la loro opera
Nella narrativa di Morante, gli animali e la natura rappresentano simboli di purezza e verità in contrasto con la corruzione del mondo umano
Morante mira a catturare l'essenza più autentica dell'esistenza attraverso una comunicazione empatica con il mondo naturale
Morante utilizza uno stile sperimentale che fonde l'italiano standard con elementi dialettali e multilinguistici, riflettendo la sua sensibilità morale e il suo impegno etico e sociale
Il primo romanzo di Morante, "Menzogna e sortilegio", narra la storia di Elisa e del suo intenso legame con il gatto Alvaro, simbolo di purezza e verità
Il romanzo "L'isola di Arturo" valse a Morante la vittoria del premio Strega e racconta la storia di un giovane che cerca di trovare la sua identità in un mondo corrotto
Considerato uno dei capolavori di Morante, "La Storia" narra le vicende di Ida e del figlio Useppe durante e dopo la Seconda guerra mondiale, dando voce ai personaggi marginali e sconfitti