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La scoperta dei principi dell'ereditarietà da parte di Gregor Mendel

La genetica e il contributo di Gregor Mendel sono fondamentali per comprendere l'ereditarietà. I suoi esperimenti con i piselli hanno portato alla scoperta delle leggi di dominanza e segregazione, gettando le basi per la genetica moderna. Mendel ha dimostrato che i tratti ereditari sono controllati da geni che si trasmettono inalterati, sfidando le teorie dell'epoca e aprendo la strada a nuove ricerche sulla variabilità biologica.

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1

Nell'abbazia di ______, oggi nota come ______, Mendel pubblicò i principi dell'ereditarietà nel ______.

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Brünn Brno 1866

2

Contrariamente alle teorie dell'epoca, Mendel scoprì che i tratti ereditari sono controllati da ______, trasmessi inalterati tra le generazioni.

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fattori discreti

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Metodo di incrocio di Mendel

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Rimozione stami per impedire autoimpollinazione e trasferimento manuale polline per incroci controllati.

4

Obiettivo delle tecniche di Mendel

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Mantenere linee genetiche pure e osservare esiti incroci con precisione.

5

Caratteristiche fenotipiche osservate da Mendel

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Colore e forma dei semi di pisello, facilmente distinguibili.

6

Mendel, attraverso i suoi ______, notò che certi caratteri, come il ______ dei fiori, si trasmettevano in modo prevedibile.

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esperimenti colore

7

La prima generazione filiale, indicata con F1, mostrava il prevalere di un tratto ______ quando Mendel incrociava piante con caratteristiche opposte.

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dominante

8

Nella seconda generazione filiale, o F2, si osservavano sia il tratto ______ che quello ______, con un rapporto fenotipico di circa 3:1.

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dominante recessivo

9

Principio della dominanza

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Alleli diversi: dominante visibile, recessivo nascosto.

10

Legge della segregazione

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Alleli si separano durante formazione gameti: ogni gamete un allele.

11

Contributo genitori alla prole

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Ogni genitore trasmette un allele per gene alla prole.

12

Le diverse forme di un gene presenti in una popolazione sono chiamate ______.

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alleli

13

La combinazione di ______ ereditata dai genitori determina le caratteristiche ______ di un individuo.

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alleli fenotipiche

14

______ ha scoperto i principi base dell'ereditarietà e ha contribuito alla comprensione dell'interazione tra geni, ______ e ambiente.

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Mendel alleli

15

Gli esperimenti di ______ hanno gettato le basi per le leggi dell'ereditarietà e la comprensione della ______ biologica.

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Mendel diversità

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Le Origini della Genetica e il Contributo di Mendel

La genetica, come scienza dell'ereditarietà e della variabilità biologica, deve molto ai lavori pionieristici di Gregor Mendel, un monaco agostiniano che nel 1860 intraprese esperimenti sistematici su piante di pisello (Pisum sativum) nell'abbazia di Brünn, oggi Brno, nella Repubblica Ceca. Mendel, applicando metodi sperimentali e analisi statistiche, identificò i principi basilari dell'ereditarietà, che pubblicò nel suo lavoro "Esperimenti sull'ibridazione delle piante" nel 1866. Contrariamente alle teorie dell'epoca, come la pangenesi proposta da Ippocrate e la teoria della mescolanza, Mendel dimostrò che i tratti ereditari sono controllati da fattori discreti, ora noti come geni, che si trasmettono inalterati attraverso le generazioni. Queste scoperte furono inizialmente ignorate dalla comunità scientifica, ma vennero riscoperte alla fine del XIX secolo, ponendo le basi per la genetica moderna.
Primo piano di piselli freschi su legno rustico, alcuni in baccelli semi-aperti e altri sparsi, con mano guantata che ne esamina uno.

La Metodologia Sperimentale di Mendel

Mendel scelse il pisello come organismo modello per i suoi esperimenti per diverse ragioni: cicli di vita brevi, produzione abbondante di semi e caratteristiche fenotipiche ben distinte e facilmente osservabili, come il colore e la forma dei semi. Egli adottò un approccio meticoloso, impedendo l'autoimpollinazione naturale dei fiori di pisello, che normalmente avviene a causa della loro struttura, e realizzando incroci controllati. Questo veniva fatto rimuovendo gli stami dai fiori per evitare la fecondazione e poi trasferendo manualmente il polline da un altro fiore. Questa tecnica gli permise di mantenere linee genetiche pure e di osservare con precisione i risultati degli incroci.

Le Leggi di Mendel sull'Ereditarietà

Attraverso i suoi esperimenti, Mendel osservò che alcuni tratti, come il colore dei fiori o la forma dei semi, si manifestavano in modi prevedibili nelle generazioni successive. Incrociando piante con tratti contrastanti, ottenne una prima generazione filiale (F1) in cui prevaleva un solo tratto, il dominante. Incrociando poi gli individui F1 tra loro o permettendo loro di autoimpollinarsi, la seconda generazione filiale (F2) mostrava sia il tratto dominante sia quello recessivo, precedentemente nascosto, in un rapporto fenotipico di circa 3:1. Queste osservazioni portarono alla formulazione delle due leggi fondamentali dell'ereditarietà: la legge della dominanza, che spiega la prevalenza di un tratto su un altro, e la legge della segregazione, che descrive come i fattori ereditari si separano durante la formazione dei gameti.

I Principi Fondamentali dell'Ereditarietà di Mendel

Mendel dedusse che ogni carattere ereditario è controllato da coppie di fattori ereditari, o geni, che esistono in forme alternative chiamate alleli. Un individuo eredita un allele per ogni gene da ciascun genitore. Quando gli alleli di un gene differiscono, uno può mascherare l'effetto dell'altro, risultando in un tratto dominante visibile, mentre l'altro, recessivo, rimane nascosto. Questo è il principio della dominanza. Inoltre, Mendel scoprì che durante la formazione dei gameti, gli alleli per un dato carattere si separano, o segregano, in modo che ogni gamete riceva solo un allele per gene, un fenomeno noto come legge della segregazione. Questi principi sono fondamentali per comprendere come i geni e gli alleli determinano la varietà genetica e influenzano le caratteristiche ereditarie.

Geni e Alleli: Le Basi dell'Ereditarietà

I geni sono segmenti di DNA che codificano per proteine e determinano specifici caratteri ereditari, mentre gli alleli rappresentano le diverse versioni di un gene che possono esistere all'interno di una popolazione. La combinazione unica di alleli che un individuo eredita dai suoi genitori è responsabile delle sue caratteristiche fenotipiche. Mendel, con i suoi esperimenti, non solo identificò i meccanismi fondamentali dell'ereditarietà ma aprì anche la strada alla comprensione di come i geni e gli alleli interagiscono tra loro e con l'ambiente, contribuendo alla diversità biologica e alle leggi dell'ereditarietà che osserviamo in natura.