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La Via del Pentosio Fosfato

La Via del Pentosio Fosfato è un percorso metabolico cruciale per il catabolismo del glucosio. Produce NADPH per reazioni biosintetiche e ribosio-5-fosfato per i nucleotidi. Comprende fasi ossidative e non ossidative, con regolazione basata sulle esigenze cellulari.

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1

Intermedio condiviso con la glicolisi

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Glucosio-6-fosfato è il punto di partenza sia per la Via del Pentosio Fosfato che per la glicolisi.

2

Importanza del NADPH

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NADPH è essenziale per reazioni biosintetiche, come la sintesi di acidi grassi e colesterolo.

3

Funzione della fase non ossidativa

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Riutilizza ribosio-5-fosfato per produrre glucosio-6-fosfato, bilanciando necessità energetiche e anaboliche.

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Nella fase ossidativa, il ______ viene ossidato a 6-fosfogluconolattone, che poi si trasforma in 6-fosfogluconato, riducendo il NADP+ a ______.

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glucosio-6-fosfato NADPH

5

Inizio fase non ossidativa Via del Pentosio Fosfato

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Conversione ribosio-5-fosfato in xilulosio-5-fosfato da fosfopentoso epimerasi.

6

Enzimi chiave nella fase non ossidativa

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Transchetolasi e transaldolasi trasferiscono gruppi carboniosi tra zuccheri.

7

Prodotti finali fase non ossidativa e loro utilizzo

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Produzione di fruttosio-6-fosfato e gliceraldeide-3-fosfato, convertibili in glucosio-6-fosfato.

8

Il ciclo del pentosio fosfato è cruciale per la produzione di NADPH, necessario per le reazioni ______ come la sintesi di acidi grassi e ______.

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anaboliche colesterolo

9

Enzima chiave fase ossidativa via pentosio fosfato

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Glucosio-6-fosfato deidrogenasi, regolata allostericamente e geneticamente.

10

Ruolo del NADPH nella sintesi di acidi grassi

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Fornisce potere riducente essenziale per processi anabolici come la sintesi lipidica.

11

Importanza della regolazione della produzione di NADPH

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Assicura adeguamento alle necessità anaboliche, ottimizzando l'efficienza metabolica.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La Via del Pentosio Fosfato: Panoramica e Significato Metabolico

La Via del Pentosio Fosfato, conosciuta anche come via del fosfogluconato o via degli esosi monofosfati, è un percorso metabolico alternativo alla glicolisi, che si occupa del catabolismo del glucosio. Questa via si distacca dal metabolismo principale a partire dal glucosio-6-fosfato, un intermedio condiviso con la glicolisi, e si sviluppa attraverso due fasi: una ossidativa e una non ossidativa. La fase ossidativa è responsabile della produzione di NADPH, un agente riducente essenziale per reazioni biosintetiche, e di ribosio-5-fosfato, un precursore per la sintesi di nucleotidi e acidi nucleici. Il NADPH è particolarmente importante per la sintesi di acidi grassi e colesterolo, specialmente in condizioni di eccesso calorico. La fase non ossidativa consente il riutilizzo del ribosio-5-fosfato per la generazione di glucosio-6-fosfato, bilanciando le necessità energetiche e anaboliche della cellula.
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Fase Ossidativa della Via del Pentosio Fosfato

La fase ossidativa inizia con l'ossidazione del glucosio-6-fosfato a 6-fosfogluconolattone, che viene poi idrolizzato a 6-fosfogluconato, con la concomitante riduzione di NADP+ a NADPH. Questa reazione è catalizzata dall'enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD), che richiede il magnesio come cofattore. Successivamente, il 6-fosfogluconato è sottoposto a decarbossilazione ossidativa da parte della 6-fosfogluconato deidrogenasi, generando ribulosio-5-fosfato e un'altra molecola di NADPH. Il ribulosio-5-fosfato è poi isomerizzato a ribosio-5-fosfato dall'enzima fosfopentoso isomerasi. Se la cellula necessita esclusivamente di NADPH e ribosio-5-fosfato, la via può terminare a questo punto; altrimenti, prosegue con la fase non ossidativa per la rigenerazione di glucosio-6-fosfato.

Fase Non Ossidativa della Via del Pentosio Fosfato

La fase non ossidativa comprende una serie di reazioni che trasformano il ribosio-5-fosfato in intermedi a catena più lunga o più corta, per riconvertirlo in glucosio-6-fosfato o in altri intermedi della glicolisi. Questo processo inizia con la conversione del ribosio-5-fosfato in xilulosio-5-fosfato, mediata dall'enzima fosfopentoso epimerasi. Gli enzimi transchetolasi e transaldolasi catalizzano il trasferimento di gruppi carboniosi tra zuccheri a cinque e a sette atomi di carbonio, producendo fruttosio-6-fosfato e gliceraldeide-3-fosfato. Questi intermedi possono essere poi convertiti in glucosio-6-fosfato, permettendo così la continuazione del ciclo e la produzione di NADPH, mantenendo l'equilibrio degli atomi di carbonio nel processo.

Stechiometria e Bilancio della Via del Pentosio Fosfato

La via del pentosio fosfato segue una stechiometria precisa: a partire da sei molecole di glucosio-6-fosfato, si generano sei molecole di ribosio-5-fosfato e dodici molecole di NADPH, con il rilascio di sei molecole di CO2. Durante la fase non ossidativa, le sei molecole di ribosio-5-fosfato sono convertite in cinque molecole di glucosio-6-fosfato, rispettando la stechiometria degli atomi di carbonio. Questo ciclo è fondamentale per la rigenerazione del glucosio-6-fosfato e per la produzione di NADPH, che è indispensabile per le reazioni anaboliche, come la sintesi degli acidi grassi e del colesterolo.

Regolazione della Via del Pentosio Fosfato

La via del pentosio fosfato è finemente regolata in risposta alle esigenze metaboliche della cellula. La sua attività è influenzata dalla disponibilità di substrati e dalla domanda di NADPH e ribosio-5-fosfato. La glucosio-6-fosfato deidrogenasi, l'enzima chiave della fase ossidativa, è soggetta a regolazione allosterica e genetica, che ne modula l'attività in base alle condizioni cellulari. La produzione di NADPH è particolarmente rilevante per la sintesi di acidi grassi, un processo anabolico che richiede un elevato apporto di potere riducente. La regolazione della via del pentosio fosfato assicura che la produzione di NADPH sia adeguata alle necessità anaboliche della cellula, ottimizzando così l'efficienza metabolica.