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Gaio Giulio Cesare, attraverso riforme radicali, ha trasformato la Repubblica Romana, espandendo il Senato e riformando l'amministrazione statale. Introdusse il calendario giuliano e politiche sociali innovative, estendendo la cittadinanza e promuovendo l'integrazione dell'impero. La sua ascesa al potere culminò in una dittatura a vita, ma finì tragicamente con le Idi di Marzo.
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Cesare ha aumentato il numero di membri del Senato da 600 a 900, includendo i suoi sostenitori, rappresentanti delle province e membri dell'ordine equestre
Aumento dei magistrati
Cesare ha aumentato il numero di magistrati, come i questori e i pretori, per migliorare l'amministrazione dello stato
Democratizzazione dell'accesso alle cariche pubbliche
Cesare ha ridotto i requisiti patrimoniali per l'accesso all'ordine equestre, permettendo a più persone di accedere alle cariche pubbliche
Cesare ha riequilibrato la composizione delle giurie nei tribunali, includendo i cavalieri e limitando il potere dell'aristocrazia senatoria
Cesare ha introdotto riforme fiscali nelle province, limitando l'avidità dei pubblicani e stabilendo una gestione più equa e razionale delle tasse
Per prevenire l'accumulo di potere nelle mani di singoli individui, Cesare ha regolamentato la durata dei governatorati
Cesare ha esteso la cittadinanza romana a molte comunità al di fuori dell'Italia, promuovendo l'integrazione dell'impero
Cesare ha lanciato programmi di colonizzazione per i veterani e ha distribuito terre ai cittadini poveri, cercando di alleviare la pressione demografica su Roma e di premiare i suoi soldati
Cesare ha intrapreso un vasto programma di opere pubbliche per abbellire la capitale e ha introdotto leggi per combattere la disoccupazione, come quella che imponeva ai proprietari terrieri di impiegare una quota di lavoratori liberi