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Il diritto nell'antica Roma regolava la società e garantiva ordine, evolvendosi da mores e leges regiae a leggi repubblicane e imperiali. Patrizi e plebei, con i loro conflitti, influenzarono riforme sociali e politiche fondamentali per l'equilibrio della repubblica.
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Il diritto svolge un ruolo cruciale nell'organizzazione della società, garantendo ordine e prevedibilità nei rapporti tra individui e tra questi e le istituzioni
Fattori influenzanti
Il diritto è il prodotto di un lungo processo storico, influenzato da fattori politici, sociali ed economici
Radici nel diritto romano e nel pensiero filosofico greco
Il diritto contemporaneo affonda le sue radici nel diritto romano e nel pensiero filosofico greco, costituendo il fondamento della cultura giuridica occidentale
Le fonti del diritto rappresentano i mezzi attraverso cui una comunità esprime le proprie norme giuridiche
Fonti di produzione
Le fonti di produzione del diritto romano si sono evolute nel tempo, passando dai mores e dalle leges regiae alle leggi delle XII Tavole, alle leges publicae, ai responsa prudentium, all'editto del pretore, alle constitutiones principis e ai senatuconsulta
Fonti di cognizione
Le fonti di cognizione del diritto romano comprendevano i testi giuridici e le raccolte di leggi
Prima della fondazione di Roma, le comunità erano organizzate attorno alla familia, l'unità sociale di base
Durante il periodo monarchico, il re aveva un ruolo centrale come capo religioso, militare e giudiziario
Patrizi e plebei
La società romana era stratificata in patrizi, detentori del potere politico, e plebei, la maggioranza della popolazione
Riforme per l'equilibrio sociale e politico
I conflitti tra patrizi e plebei portarono a riforme come le Leges Liciniae Sextiae, che introdussero il consolato plebeo e misure per il sollievo dei debitori