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Cesare Borgia, figlio di Papa Alessandro VI, fu un protagonista del Rinascimento italiano. La sua ascesa, segnata da campagne militari e alleanze politiche, è esemplare dell'uso del potere e dell'inganno per raggiungere la grandezza. La sua figura è stata immortalata da Machiavelli nel 'Il Principe', simbolo del principe machiavellico.
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Cesare Borgia nacque nel 1475 e iniziò la sua carriera ecclesiastica diventando cardinale a soli 18 anni
La natura ambiziosa e bellicosa di Cesare lo spinse a rinunciare alla carriera ecclesiastica per perseguire obiettivi militari e politici
Con l'appoggio del padre, Cesare mirò a creare uno stato centrale italiano sotto il controllo della famiglia Borgia
La morte del fratello Giovanni nel 1497 diede a Cesare l'opportunità di espandere l'influenza dei Borgia
Approfittando dell'invasione francese dell'Italia, Cesare si alleò con Luigi XII e conquistò il Ducato di Milano nel 1499
Cesare utilizzò tattiche militari innovative e una diplomazia spregiudicata per conquistare la Romagna e sottomettere città come Imola e Forlì
Nel 1501, Cesare fu nominato Duca di Romagna da Papa Alessandro VI, consolidando il controllo dei Borgia sulla regione
Per mantenere e rafforzare il suo potere, Cesare dovette affrontare la resistenza dei signori locali e la diffidenza dei suoi alleati
Con una serie di manovre diplomatiche e militari, Cesare riuscì a espandere il suo dominio conquistando Urbino e Camerino nel 1502
Nel 1502, Cesare ingannò e catturò i suoi nemici, tra cui Vitellozzo Vitelli e Oliverotto da Fermo, durante un incontro a Senigallia
I nemici catturati furono giustiziati, consolidando la reputazione di Cesare come leader spietato e astuto
L'alleanza con la Francia e la capacità di sfruttare le rivalità tra i signori italiani permisero a Cesare di estendere il suo dominio e di rafforzare la posizione dei Borgia in Italia
La morte di Papa Alessandro VI nel 1503 segnò l'inizio della fine per Cesare Borgia, che perse il sostegno papale
La salute di Cesare si deteriorò a causa di una malattia e cercò di mantenere il suo potere appoggiando l'elezione di Papa Giulio II
Cesare morì nel 1507 durante l'assedio di Viana, in Navarra, dopo aver perso il suo potere e i suoi territori