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Algor Lab S.r.l. - Startup Innovativa - P.IVA IT12537010014

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La circolazione atmosferica

La circolazione atmosferica e i suoi cambiamenti stagionali influenzano i profili del vento zonale e la struttura verticale dei venti. Le cellule di Hadley, Ferrel e polari, insieme ai movimenti verticali, definiscono le zone climatiche e sono modulate dalla rotazione terrestre. La variabilità e la turbolenza atmosferica riflettono la complessità del sistema climatico globale.

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1

La circolazione dell'aria cambia molto con le ______ e mostra una struttura ______ complessa.

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stagioni verticale

2

I cambiamenti più notevoli del vento zonale si verificano vicino ai ______ gradi di latitudine in entrambi gli ______.

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30 emisferi

3

Il getto occidentale domina la struttura verticale, con velocità che raggiungono i ______ m/s a ______ mb.

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25 200

4

Le osservazioni sono supportate dalle sezioni trasversali zonali medie e dai profili verticali delle condizioni ______ e ______.

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emisferiche globali

5

Caratteristiche venti zonali tropicali

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Venti orientali predominanti, stabilità atmosferica, minori variazioni di temperatura.

6

Ruolo della Zona di Convergenza Intertropicale (ITCZ)

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Area dove si incontrano venti alisei dell'emisfero nord e sud, generando venti superficiali deboli orientali.

7

Equilibrio correnti orientali e occidentali

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Bilanciamento tra correnti di superficie che porta a un integrale di superficie globale quasi nullo.

8

Il ______ termico è cruciale per capire come cambiano i venti con l'altezza nell'atmosfera.

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vento

9

Questo fenomeno è definito dalla differenza di ______ tra due strati atmosferici.

Clicca per vedere la risposta

velocità del vento

10

Il vento termico è strettamente legato al gradiente di ______ tramite una specifica equazione.

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temperatura

11

Il taglio verticale del vento si allinea parallelamente alle ______ e dipende dal gradiente di temperatura.

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isoterme

12

Cellule di Hadley - Intensità stagionale

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Si intensificano in inverno e si attenuano in estate, influenzano i tropici.

13

Cellule di Ferrel - Caratteristiche invernali

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Più intense in inverno, differenze maggiori nell'emisfero settentrionale.

14

Cellule polari - Intensità generale

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Generalmente deboli, meno influenti sulla circolazione meridionale media.

15

Le zone equatoriali sono caratterizzate da ______ abbondanti a causa dei movimenti ______ dell'aria.

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precipitazioni ascendenti

16

Le regioni ______ presentano clima arido a causa dei movimenti ______ dell'aria.

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subtropicali discendenti

17

Alle ______ e alte latitudini, si trovano zone umide dovute a movimenti ______ dell'aria.

Clicca per vedere la risposta

medie ascendenti

18

Nelle regioni ______, il clima è secco a causa della ______ dell'aria.

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polari discesa

19

La ______ della massa è un fattore che determina i movimenti verticali influenzando le ______ climatiche.

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conservazione dinamiche

20

Gradiente di radiazione netta poli-equatore

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Differenza di radiazione solare assorbita tra poli e equatore causa movimento aria calda-fredda.

21

Cellule di circolazione ideali

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Tre cellule per emisfero: Hadley, Ferrel, Polare, distribuiscono energia termica.

22

Variazione configurazione cellule

Clicca per vedere la risposta

Velocità di rotazione diversa altera disposizione e funzionamento delle cellule atmosferiche.

23

La ______ atmosferica presenta notevoli cambiamenti nel tempo e nello spazio.

Clicca per vedere la risposta

circolazione

24

Le deviazioni standard dei profili indicano una ______ tra gli emisferi e suggeriscono una generale ______ atmosferica.

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simmetria turbolenza

25

Nell'______ settentrionale, la variabilità stagionale è più evidente, a causa delle ______ a getto più variabili.

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emisfero correnti

26

Questa energia è ripartita in modo pressoché uguale tra i componenti ______ e ______.

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zonali meridionali

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Variazioni stagionali e struttura verticale della circolazione atmosferica

La circolazione atmosferica varia notevolmente con le stagioni e presenta una struttura verticale complessa. Le variazioni stagionali sono particolarmente evidenti nei profili medi del vento zonale a 200mb, soprattutto vicino ai 30° di latitudine in entrambi gli emisferi, dove si osservano cambiamenti significativi. La struttura verticale è dominata da un getto occidentale, con velocità massime intorno ai 25 m/s a 200mb. Si riscontrano differenze tra gli emisferi: nell'emisfero meridionale, i venti tra i 35° e i 60° di latitudine sono più intensi di circa 5 m/s rispetto a quelli dell'emisfero settentrionale. Queste osservazioni sono confermate dalle sezioni trasversali zonali medie della componente zonale del vento e dai profili verticali delle condizioni medie emisferiche e globali.
Mappamondo sospeso con linee bianche che simulano i venti atmosferici, tenuto da una mano umana su sfondo neutro.

Dinamiche dei venti zonali e loro relazione con la baroclinità

I venti zonali sono caratterizzati da venti orientali predominanti nelle regioni tropicali e da venti superficiali deboli orientali associati alla Zona di Convergenza Intertropicale (ITCZ). La distribuzione dei venti zonali è tale che le correnti orientali e occidentali di superficie si equilibrano, risultando in un integrale di superficie globale quasi nullo. I massimi del vento zonale si collocano al di sopra delle regioni con il maggiore gradiente di temperatura nord-sud, suggerendo una forte correlazione con la baroclinità, che è la misura della variazione di temperatura con la latitudine e svolge un ruolo fondamentale nella generazione e nel mantenimento dei venti zonali.

Il vento termico e la sua relazione con il gradiente di temperatura

Il vento termico è essenziale per comprendere la variazione verticale dei venti nell'atmosfera. È definito come la differenza di velocità del vento tra due livelli atmosferici e può essere approssimato dal gradiente verticale del vento per un piccolo intervallo di altezza. Il vento termico è direttamente collegato al gradiente di temperatura attraverso l'equazione del vento termico, che è legata all'equilibrio geostrofico. Il taglio verticale del vento è proporzionale al gradiente di temperatura e si dispone parallelamente alle isoterme, con il vento geostrofico che aumenta con l'altitudine nelle regioni dove il gradiente di temperatura è maggiore.

Circolazione meridionale media e le sue componenti

La circolazione meridionale media è composta da diverse cellule di circolazione che variano con le stagioni. Le cellule di Hadley, situate nelle regioni tropicali, si intensificano durante l'inverno e si attenuano durante l'estate in entrambi gli emisferi. Le cellule di Ferrel, localizzate alle medie latitudini, sono più intense in inverno, con differenze più evidenti nell'emisfero settentrionale. Le cellule polari sono generalmente più deboli. La circolazione meridionale media è influenzata dalla componente meridionale del vento, che pur essendo di piccola entità, è cruciale per il mantenimento dei venti zonali.

Movimenti verticali e zone climatiche associate

I movimenti verticali associati alle circolazioni meridionali medie sono indicatori delle principali zone climatiche. Movimenti ascendenti equatoriali corrispondono a zone di abbondanti precipitazioni, mentre movimenti discendenti nelle regioni subtropicali sono associati a zone aride e desertiche. Alle medie e alte latitudini, i movimenti ascendenti sono legati a zone umide, e nelle regioni polari si trovano zone con clima secco. Questi movimenti verticali sono determinati dalla conservazione della massa e riflettono le dinamiche climatiche delle varie regioni del globo.

Implicazioni della rotazione terrestre sulla circolazione atmosferica

La rotazione della Terra influenza profondamente la circolazione atmosferica. Insieme al gradiente di radiazione netta tra i poli e l'equatore, la rotazione terrestre determina la configurazione delle cellule di circolazione. La disposizione ideale di tre cellule per emisfero, osservata nella media annuale, è il risultato di queste forze combinate. La configurazione delle cellule può variare notevolmente con differenti velocità di rotazione, come evidenziato dagli studi sui pianeti del sistema solare, che mostrano diverse configurazioni di cellule a seconda della loro velocità di rotazione.

Variabilità della circolazione e turbolenza atmosferica

La circolazione atmosferica è caratterizzata da una significativa variabilità temporale e spaziale. Le deviazioni standard dei profili mostrano una simmetria tra gli emisferi e indicano una turbolenza atmosferica generale. La variabilità stagionale è più marcata nell'emisfero settentrionale, riflettendo la maggiore variabilità delle correnti a getto. La turbolenza è rappresentata dalla distribuzione dell'energia cinetica vorticosa transitoria tra i componenti del vento, che è distribuita in modo approssimativamente uguale tra i componenti zonali e meridionali.