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La circolazione atmosferica e i suoi cambiamenti stagionali influenzano i profili del vento zonale e la struttura verticale dei venti. Le cellule di Hadley, Ferrel e polari, insieme ai movimenti verticali, definiscono le zone climatiche e sono modulate dalla rotazione terrestre. La variabilità e la turbolenza atmosferica riflettono la complessità del sistema climatico globale.
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I profili medi del vento zonale a 200mb mostrano variazioni stagionali significative, soprattutto vicino ai 30° di latitudine in entrambi gli emisferi
Vicino ai 30° di latitudine in entrambi gli emisferi si osservano cambiamenti significativi nei venti a 200mb durante le diverse stagioni
Nell'emisfero meridionale, i venti tra i 35° e i 60° di latitudine sono più intensi di circa 5 m/s rispetto a quelli dell'emisfero settentrionale
La struttura verticale della circolazione atmosferica è dominata da un getto occidentale con velocità massime di circa 25 m/s a 200mb
Nell'emisfero meridionale, i venti tra i 35° e i 60° di latitudine sono più intensi di circa 5 m/s rispetto a quelli dell'emisfero settentrionale
I massimi del vento zonale si collocano al di sopra delle regioni con il maggiore gradiente di temperatura nord-sud, suggerendo una forte correlazione con la baroclinità
I venti zonali sono caratterizzati da venti orientali predominanti nelle regioni tropicali e da venti superficiali deboli orientali associati alla Zona di Convergenza Intertropicale (ITCZ)
La distribuzione dei venti zonali è tale che le correnti orientali e occidentali di superficie si equilibrano, risultando in un integrale di superficie globale quasi nullo
I massimi del vento zonale si collocano al di sopra delle regioni con il maggiore gradiente di temperatura nord-sud, suggerendo una forte correlazione con la baroclinità
La circolazione meridionale media è composta da diverse cellule di circolazione che variano con le stagioni
Le cellule di Hadley, situate nelle regioni tropicali, si intensificano durante l'inverno e si attenuano durante l'estate in entrambi gli emisferi
Le cellule di Ferrel, localizzate alle medie latitudini, sono più intense in inverno, con differenze più evidenti nell'emisfero settentrionale