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L'umanesimo rinascimentale e la critica storica di Lorenzo Valla aprono la via a una storiografia basata sull'analisi critica delle fonti. Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini, con le loro opere, pongono le fondamenta per una visione moderna della storia, incentrata sulla comprensione delle dinamiche politiche e sociali. Nel corso dei secoli, la storiografia si sviluppa ulteriormente, influenzata da movimenti come l'Illuminismo e da pensatori come Hegel e Marx, fino a contribuire alla formazione delle identità nazionali nel XIX secolo.
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Durante il Rinascimento, l'umanesimo pone l'individuo al centro dell'interesse culturale, influenzando anche la storiografia
Lorenzo Valla, umanista e filologo, utilizza metodi filologici per dimostrare la falsità della Donazione di Costantino, simboleggiando l'approccio umanistico alla storiografia
Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini, con le loro opere, pongono le basi per una storiografia moderna, incentrata sull'analisi critica e sulla comprensione delle strutture politiche e sociali
Nel XVI e XVII secolo, gli storici si dedicano allo studio sistematico dei documenti, sviluppando tecniche di critica testuale che anticipano la moderna metodologia storica
In questo periodo, la storiografia si avvicina a una concezione più scientifica, con storici come Tucidide che diventano modelli per la loro attenzione all'osservazione diretta e all'analisi critica degli eventi
L'Illuminismo introduce un nuovo spirito critico nella storiografia, enfatizzando il ruolo della ragione e del pensiero critico
Storici come Ludovico Antonio Muratori e Pietro Giannone iniziano a esaminare il passato con un approccio laico e razionale, promuovendo il progresso sociale e intellettuale
Giambattista Vico introduce il concetto di ciclicità della storia e l'importanza della cultura e delle tradizioni nella comprensione del passato
Hegel interpreta la storia come il progressivo dispiegarsi dello spirito assoluto, con la tesi che la realtà storica si sviluppa attraverso un processo dialettico
Marx vede la storia come il palcoscenico della lotta di classe, con il comunismo come obiettivo finale della storia
Le teorie di Hegel e Marx influenzano profondamente la storiografia, introducendo l'idea di un processo storico guidato da forze dialettiche e da conflitti interni
Nel XIX secolo, la storiografia contribuisce alla formazione delle nazioni, con storici che definiscono le identità nazionali attraverso opere come la "Storia delle repubbliche italiane" di Sismonde de Sismondi
In questo contesto, la storiografia si afferma come disciplina accademica, con la creazione di istituti di ricerca e l'introduzione della storia come disciplina accademica