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Le crisi del Basso Medioevo, segnate da carestie, epidemie come la peste nera e conflitti, portarono a profondi cambiamenti sociali ed economici. L'agricoltura si innovò con nuove tecniche, mentre le città e il lavoro si trasformarono, sfociando in lotte per i diritti dei lavoratori.
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Il cambiamento climatico e le carestie causarono una significativa riduzione dei raccolti e portarono alla migrazione dei contadini verso le città
Le guerre e la pressione demografica aggravarono la situazione, costringendo molti contadini ad abbandonare le campagne e a migrare verso le città
Il malcontento causato dalle crisi portò a rivolte popolari in diverse regioni, come la rivolta dei ciompi a Firenze nel 1378
La peste nera, causata dal batterio Yersinia pestis, ridusse drasticamente la popolazione europea e accelerò cambiamenti economici e sociali
La peste fu spesso interpretata come un castigo divino e portò a una riduzione della popolazione e a cambiamenti nella struttura sociale ed economica
Nel XIV secolo si assistette all'introduzione di nuove tecniche e sistemi contrattuali in agricoltura, nonché alla nascita delle prime banche e all'utilizzo di strumenti come le lettere di cambio nel commercio
Il conflitto tra Papa Bonifacio VIII e Filippo il Bello di Francia e la morte di Enrico VII segnarono il declino dell'autorità universale del Papato e dell'Impero, con conseguenze come il trasferimento del Papato ad Avignone e la perdita di influenza dell'Impero a favore di regni nazionali