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La polis greca, nata nell'VIII secolo a.C., era una città-stato autonoma con un forte legame tra i cittadini e il loro territorio. Fondamentale per l'economia e la cittadinanza, la terra definiva l'identità politica e sociale. Le istituzioni comuni e i santuari rafforzavano l'unità, mentre l'ethnos offriva un'alternativa organizzativa.
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La polis era una comunità politicamente autonoma che comprendeva un centro urbano e il suo entroterra
I cittadini, detti polítes, partecipavano attivamente alla vita politica e sociale
I cittadini si identificavano prima come Ateniesi, Spartani o Tebani, piuttosto che greci
La terra era fondamentale per l'economia agricola della polis
Il possesso di terra era spesso un prerequisito per l'acquisizione dei pieni diritti civili
La maggior parte delle poleis erano piccole comunità con poche centinaia di cittadini maschi adulti
La cittadinanza nella polis era basata su criteri di inclusione ed esclusione
I diritti politici erano riservati ai cittadini maschi adulti, escludendo donne, meteci, schiavi e non proprietari di terra
Ad Atene si sviluppò un sistema democratico che ampliava la partecipazione politica oltre l'aristocrazia