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Giorgio Manganelli, esponente del Gruppo '63, ha influenzato la letteratura con opere come 'Centuria'. La sua scrittura esplora temi di angoscia e nulla, usando il fantastico per indagare la condizione umana e la critica sociale.
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Giorgio Manganelli è stato uno scrittore, giornalista e traduttore italiano di spicco del Novecento
Manganelli è stato una figura importante del Gruppo '63, un movimento letterario che si proponeva di rinnovare la letteratura italiana
Manganelli, insieme al Gruppo '63, criticava il degrado della lingua e delle forme artistiche tradizionali, proponendo forme alternative come gli antiromanzi e le antipoesie
Il primo libro di Manganelli, "Hilarotragoedia", è stato pubblicato quando aveva quarant'anni
Manganelli è noto per le sue traduzioni di Edgar Allan Poe, che hanno influenzato la sua scrittura caratterizzata da un profondo senso di angoscia
"Centuria", opera di Manganelli pubblicata nel 1979 e vincitrice del Premio Viareggio, è composta da cento brevi capitoli che esplorano la condizione umana attraverso il genere fantastico
Manganelli considerava il genere fantastico l'unico adeguato per fronteggiare l'impossibilità di rappresentare il reale, come dimostrato in "Centuria"
"Centuria" affronta temi come l'incomunicabilità e la solitudine attraverso le sue micro-narrazioni
Il linguaggio di Manganelli, caratterizzato da un lessico ricercato e una prosa ricca di ipotassi e termini aulici, contribuisce a creare un'atmosfera di estraneità e richiede un'attenzione particolare da parte del lettore