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Le figure retoriche di significato come similitudine, metafora e analogia arricchiscono il linguaggio, conferendo profondità ai testi. Scopri anche sineddoche, metonimia, ossimoro e antitesi.
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La similitudine è una figura retorica che utilizza una comparazione esplicita tra due elementi per arricchire il linguaggio e conferire espressività al testo
La metafora è una figura retorica che utilizza un termine figurato per implicitamente confrontarlo con un termine reale, lasciando al lettore il compito di interpretare il legame tra i due
L'analogia è una figura retorica più complessa che stabilisce una relazione di somiglianza tra due coppie di concetti o entità, spesso utilizzata per spiegare un concetto astratto attraverso uno più concreto
La sineddoche è una figura retorica che utilizza una parte per indicare il tutto o il tutto per la parte, arricchendo il testo di significati impliciti e stimolando la riflessione del lettore
La metonimia è una figura retorica che si basa su un rapporto di contiguità tra i termini, sostituendo un termine con un altro per esprimere concetti in modo indiretto
L'ossimoro è una figura retorica che accosta termini contraddittori per creare un effetto di straniamento e stimolare una riflessione più profonda
L'antitesi è una figura retorica che pone in evidenza il contrasto tra due idee o concetti, enfatizzando un dilemma o un conflitto
La perifrasi è una figura retorica che utilizza una descrizione indiretta per nominare una persona, un oggetto o un concetto, arricchendo il linguaggio di eleganza e varietà espressiva
Nella scultura del "Ratto di Proserpina" di Gian Lorenzo Bernini, l'artista utilizza un ossimoro visivo rappresentando il marmo, materiale duro e inerte, in modo tale che sembri morbido e vivo, creando un effetto di sorpresa e ammirazione