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La crisi iniziale della Rivoluzione Francese e il declino della monarchia

La Rivoluzione Francese del 1789 affrontò una crisi iniziale con la caduta della monarchia e l'ascesa dei sanculotti. La tensione sociale, le difficoltà economiche e le sconfitte militari alimentarono il malcontento, culminando nell'istituzione della Repubblica e nella radicalizzazione politica.

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1

Crisi militare Rivoluzione Francese

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Sconfitte dell'esercito francese a causa dell'emigrazione di ufficiali nobili e formazione inadeguata.

2

Sospetto di tradimento di Luigi XVI

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Accuse al re di cospirare contro la rivoluzione, alimentate dalle disfatte militari.

3

Svalutazione degli assegnati

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Perdita di valore della moneta cartacea, causando inflazione e speculazione.

4

Aumento costo del pane

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Crescita drastica del prezzo del pane, portando a malcontento e tensioni sociali.

5

A Parigi, la tensione crebbe a causa dell'ascesa dei ______, un gruppo di lavoratori e artigiani noti per il loro stile vestimentario sobrio.

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sanculotti

6

Il ______ vide una dimostrazione dei sanculotti che culminò con l'occupazione delle Tuileries e il re costretto a simboleggiare la libertà.

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20 giugno 1792

7

La Comune di Parigi, un governo provvisorio con idee radicali, fu istituita dopo l'assalto al Palazzo delle Tuileries il ______.

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10 agosto 1792

8

Data insediamento Convenzione Nazionale

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20 settembre 1792, coincidente con la vittoria di Valmy.

9

Principi della Repubblica Francese

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Libertà, uguaglianza, sovranità popolare.

10

Gruppi politici nella Convenzione

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Moderati della Pianura, radicali giacobini e montagnardi.

11

I ______, tra cui ______ e ______, erano favoriti dalle sezioni più estreme di ______.

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montagnardi Maximilien Robespierre Georges Danton Parigi

12

Nonostante condividessero l'obiettivo di rafforzare la ______, girondini e montagnardi avevano approcci diversi riguardo le crisi ______.

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repubblica interna ed esterna

13

I ______ riuscirono a dominare, portando all'esclusione e alla rimozione dei ______ dalla politica.

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montagnardi girondini

14

Leader influenti dei sanculotti

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Jean-Paul Marat e Jacques-René Hébert furono figure chiave nel radicalizzare il movimento sanculotto.

15

Conseguenze dell'esecuzione di Luigi XVI

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La morte di Luigi XVI segnò la fine dell'ancien régime e l'inizio della sovranità nazionale rappresentata dalla Convenzione.

16

Data esecuzione Luigi XVI

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Luigi XVI fu giustiziato il 21 gennaio 1793.

17

La crisi economica in Francia fu aggravata dalla ______ degli assegnati e dalla scarsità di beni fondamentali.

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svalutazione

18

Un generale francese di nome ______ disertò durante le difficoltà militari del paese.

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Charles-François Dumouriez

19

In Vandea, si scatenò una ______ contadina con sfondo religioso e anti-rivoluzionario.

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rivolta

20

La Francia dovette affrontare conflitti su più fronti, inclusa una ______ interna in Vandea.

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guerra civile

21

La Repubblica francese lottò per la propria sopravvivenza contro minacce ______ ed esterne.

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interne

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La crisi iniziale della Rivoluzione Francese e il declino della monarchia

La Rivoluzione Francese, scaturita nel 1789, si confrontò ben presto con serie difficoltà. L'esercito francese, indebolito dall'emigrazione di molti ufficiali nobili e da una formazione inadeguata, subì sconfitte che minarono il morale della nazione. Queste disfatte militari alimentarono il sospetto di un possibile tradimento da parte del re Luigi XVI e della nobiltà, accusati di cospirare contro la rivoluzione. Contemporaneamente, la Francia era alle prese con una crisi economica esacerbata dalla svalutazione degli assegnati, la nuova moneta cartacea introdotta per finanziare le spese dello stato, che perse valore rapidamente, portando a inflazione e speculazione. Il costo del pane, alimento base della dieta popolare, aumentò drasticamente, causando malcontento e tensioni sociali. L'Assemblea Nazionale tentò di rispondere alla crisi requisendo i beni degli emigrati e introducendo controlli sui prezzi, ma si scontrò con il veto del re, che rafforzò l'antagonismo tra la monarchia e le forze rivoluzionarie.
Scena della Rivoluzione Francese con ghigliottina centrale, folla in costumi d'epoca e gruppo di sans-culottes animati sotto cielo terso.

L'ascesa dei sanculotti e la caduta della monarchia

La tensione sociale a Parigi crebbe con l'emergere dei sanculotti, un gruppo eterogeneo composto da lavoratori, piccoli commercianti e artigiani, che si distinguevano per il loro abbigliamento semplice. I sanculotti, che si battevano per il suffragio universale maschile e per la difesa della rivoluzione dai suoi nemici interni ed esterni, divennero una forza politica significativa. Il 20 giugno 1792, una dimostrazione sanculotta sfociò nell'invasione delle Tuileries, costringendo il re a indossare il berretto frigio, simbolo della libertà, e a brindare alla salute della nazione. La situazione si aggravò ulteriormente quando il duca di Brunswick, comandante delle forze austro-prussiane, minacciò Parigi di distruzione se il re fosse stato ferito. Questo proclama provocò l'insurrezione del 10 agosto 1792, durante la quale i sanculotti e i volontari marsigliesi assaltarono il Palazzo delle Tuileries, costringendo l'Assemblea Legislativa a sospendere il re e a istituire un governo provvisorio, la Comune di Parigi, che esercitò un'influenza radicale sulla politica francese.

La Convenzione Nazionale e la proclamazione della Repubblica

La Convenzione Nazionale, eletta a suffragio universale maschile, si insediò il 20 settembre 1792, giorno della vittoria francese nella battaglia di Valmy, che rafforzò il sentimento patriottico e rivoluzionario. Il giorno seguente, la Convenzione dichiarò la fine della monarchia e proclamò la Repubblica Francese, basata sui principi di libertà, uguaglianza e sovranità popolare. La Convenzione era composta da diversi gruppi politici, tra cui i moderati della Pianura e i radicali giacobini e montagnardi, che avrebbero presto assunto un ruolo preponderante nel governo della nuova repubblica.

Gironda e Montagna: la lotta per il controllo della Rivoluzione

All'interno della Convenzione, si delineò una netta divisione tra i girondini, rappresentanti della borghesia moderata e delle regioni commerciali, e i montagnardi, guidati da figure come Maximilien Robespierre e Georges Danton, che godevano del sostegno dei sanculotti e delle sezioni più radicali di Parigi. Sebbene entrambi i gruppi condividessero l'obiettivo di consolidare la repubblica e i principi rivoluzionari, divergevano sulle strategie da adottare di fronte alla crisi interna ed esterna. I montagnardi, favorevoli a una politica di alleanza con i sanculotti e a misure più estreme, riuscirono a prevalere sui girondini, che vennero progressivamente emarginati e poi eliminati dalla scena politica.

La radicalizzazione dei sanculotti e la condanna del re

Il movimento sanculotto, influenzato da leader come Jean-Paul Marat e Jacques-René Hébert, si radicalizzò ulteriormente, esigendo azioni decise contro gli speculatori e i presunti traditori della rivoluzione. La Convenzione, sotto la pressione popolare, mise in stato d'accusa il re Luigi XVI, che fu processato e condannato a morte per tradimento. L'esecuzione del re, avvenuta il 21 gennaio 1793, rappresentò un punto di non ritorno, segnando la rottura definitiva con l'ancien régime e l'affermazione della sovranità nazionale incarnata dalla Convenzione.

La crisi economica e militare del 1793

L'anno 1793 fu segnato da una profonda crisi per la Francia rivoluzionaria. L'economia continuò a deteriorarsi a causa della svalutazione degli assegnati e della carenza di beni di prima necessità. Sul fronte militare, la Francia affrontò difficoltà crescenti, con la diserzione di generali come Charles-François Dumouriez e la perdita di territori. In Vandea, una rivolta contadina di matrice religiosa e antirivoluzionaria sfociò in una guerra civile sanguinosa. La Repubblica si trovò a combattere su più fronti, sia interni che esterni, in un periodo caratterizzato da instabilità e minacce alla sua stessa sopravvivenza.